“Cyber Intelligence. Tra libertà e sicurezza”
è l’ultimo libro, edito da Donzelli, di Mario Caligiuri, professore
dell’Università della Calabria e direttore del Master in Intelligence. L’ultima
fatica letteraria sarà presentata a Cetraro, presso la sala del palazzo del
Trono, giovedì 13 ottobre alle ore 17.30 . La manifestazione è stata
organizzata dal Caffé letterario “Valle dell’Aron” di Cetraro e dal Centro
studi sull’intelligence e criminologia. Presenti all’incontro il sindaco Angelo
Aita, il vice sindaco Fabio Angilica, il consigliere regionale Giuseppe Aieta,
la presidente del caffè letterario Francesca Occhiuzzi. Chiuderà i lavori
l’autore del libro, Mario Caligiuri. Il volume di Mario Caligiuri parte dalla
premessa che nei prossimi anni sul nostro pianeta la popolazione virtuale sarà
maggiore di quella reale e che la Rete sarà sempre di più un campo di
battaglia. Questo imporrà agli Stati la necessità di strumenti adeguati per
coniugare libertà e la sicurezza. In tale quadro la Cyber Intelligence può
rappresentare uno strumento fondamentale. “Definire la Cyber Intelligence –
sostiene Caligiuri - non è semplice poiché vi convivono due elementi che
operano con logiche differenti: l’intelligenza, dote prettamente umana,
necessaria per assumere decisioni sensate e lo spazio digitale popolato da
tecnologie sempre più avanzate, invasive e discorsive”. Prosegue lo studioso
dicendo che “in un mondo dove il web oscuro è 500 volte più grande
dell’internet visibile, dove si possono monitorare tra il 70 per cento delle
chiamate telefoniche mondiali; dove osservando i numeri di telefono si possono
prevedere gli spostamenti futuri al 90 per cento, dove attraverso i like che
lasciamo su Facebook è possibile capire se siamo gay, musulmani o il nostro
reddito, dove con un click si può destabilizzare una multinazionale,
interrompere le trasmissioni da un satellite spia e truccare le elezioni
dobbiamo renderci conto che più aumentano i poteri delle tecnologie più c’è
bisogno dell’insostituibile fattore umano per dare un’anima alle informazioni e
disvelare le menzogne della società della disinformazione imperante dove la
verità viene ridotta a mera opinione”. E’ accertato che le tecnologie avevano
raccolto tutte le informazioni per prevenire gli attacchi dell’11 settembre: il
fatto è che sono state messe insieme molto dopo. Questo comporta, nell’analisi
di Caligiuri, che quasi certamente una delle professioni più necessarie del
futuro sarà quella degli scienziati dei dati che abbiano competenze molteplici
per acquisire, organizzare ed elaborare le informazioni e saperle comunicare a
tutti. In definitiva, c’è bisogno di intelligenza umana nell’era delle
tecnologie perché con gli algoritmi non si può spiegare e prevedere tutto. Il
libro di Caligiuri affronta in modo discorsivo e con una miniera di
informazioni un tema decisivo, con la moderata ambizione di stimolare un
profondo cambio di mentalità e di cultura per rafforzare la democrazia,
contrastare la criminalità organizzata e combattere il terrorismo islamico. Avendo
ben in mente che oggi il sapere, che un tempo si identificava con la conoscenza
del passato oggi è diventato la capacità di prevedere il futuro.
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