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martedì 21 febbraio 2017

MISERICORDIA DI DIAMANTE

I cittadini dell’Alto Tirreno cosentino non possono essere considerati di seconda serie, per cui è ora che tutte le istituzioni si attivino in proposito e non perdano altro tempo”. Sono parole che pesano e, si spera, trovino il giusto e immediato riscontro.


La deputata calabrese del movimento Cinque Stelle Dalila Nesci interviene sul caso della Misericordia di Diamante.
Il mancato rinnovo della convenzione tra l’associazione e l’Asp di Cosenza, come si ricorderà, ha di fatto ha eliminato la postazione del 118 di Diamante per l’emergenza-urgenza. Ciò ha provocato moltissime polemiche e soprattutto la richiesta da parte del responsabile, Domenico Oliva, di risposte concrete al direttore dell’azienda sanitaria provinciale, Raffaele Mauro.
Risposte che non sono arrivate, almeno fino ad oggi; ma a rimanere in silenzio sono stati tutti i politici del comprensorio, a cui Oliva si era rivolto con accorati appelli.
Nonostante tutto, il Meet Up Amici di Beppe Grillo di Diamante non è stato a guardare e ha subito chiesto l’intervento dei propri rappresentanti. La risposta della Nesci è stata tempestiva: “Ho scritto una lettera al dg dell’Asp di Cosenza, Raffale Mauro, e ai commissari per il Piano di rientro dal disavanzo sanitario regionale, Massimo Scura e Andrea Urbani; e per conoscenza ho scritto anche al governatore della Calabria, Mario Oliverio, e al dg del dipartimento regionale Tutela della Salute, Riccardo Fatarella, chiedendo di provvedere, per quanto di competenza, al fine di garantire con tempestività il soccorso avanzato in questione, previsto dalla normativa vigente. La popolazione che potrà beneficiarne è quella dei Comuni di Diamante, Buonvicino, Maierà, Grisolia, Santa Maria del Cedro, Belvedere Marittimo, Sangineto e Bonifati. Ritengo doveroso che l’Asp di Cosenza garantisca questo prezioso ausilio del 118, in un territorio importante e già gravato da obiettive difficoltà. I cittadini dell’Alto Tirreno cosentino non possono essere considerati di seconda serie, per cui è ora che tutte le istituzioni si attivino in proposito e non perdano altro tempo”. Sono parole che pesano e, si spera, trovino il giusto e immediato riscontro.
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