A
lei, alla sua arte è stato assegnato il Premio “gianovecento” nel corso della
decima edizione curata dal Cenacolo Culturale Francescano tenutasi in Piazza Palmento nel
centro storico di Belvedere Marittimo. Uno spettacolo molto gradito al folto
pubblico presente il quale ha così vissuto e ripercorso momenti di un passato
ancora attuale. La tematica incentrata sulle peculiarità linguistiche del
dialetto belvederese ha dato luogo anche ad un escursus sugli usi e sui costumi
della popolazione locale ormai scomparsi ma sempre vivi nel ricordo di ognuno.
Il Caffè Letterario come ha ricordato
Daniela Gaglianone presentando la serata, è stato istituito per rivitalizzare il borgo antico di
Belvedere Marittimo con l’idea di
riscoprire e valorizzare il patrimonio culturale di
questa meravigliosa cittadina. Quello
del Caffè Letterario, ha ancora evidenziato il Presidente dell’Associazione Olga
De Luca, è stato un progetto ambizioso sotto diversi punti di vista: e nel
tessuto sociale associativo e nel mettere insieme, negli anni, per il
solo “amore della Cultura”, più artisti, dando visibilità al territorio e
agli stessi. Un progetto pilota che, in effetti, è stato immediatamente
colto, considerato il proliferare, negli anni successivi, di eventi ad opera di
altri organismi - sia pure con format culturali e"correnti di
pensiero" differenti - ma con una finalità comune: il borgo antico di
Belvedere Marittimo e la sua valorizzazione.
‹‹Chi
dovesse dimenticare le proprie origini commetterebbe un grande errore››, ha esordito
Teresa Rogato prima di declamare – commentandoli - i versi delle sue poesie, ‹‹un popolo che non
conosce la sua storia è un popolo destinato a perire perchè non ha identità
culturale ed è per questo che è importante non perdere i raccordi col passato.
Ecco perché faccio questo lavoro e lo faccio solo per passione, solo per amore,
solo perché mi piace e perché amo il mio paese e perché tento di far conoscere
quel che ho raccolto attraverso la lingua che fu quella dei nostri padri: il
vernacolo appunto. E’ chiaro che qui io non posso dirvi tutto ciò che ho
raccolto, che ho scritto in tutti questi anni : sono due grossi volumi che
vanno dalle bestemmie ai modi di dire ai bellissimi, struggenti, furbi, canti
d’amore dalle leggende alle favole alle fiabe. Tutto un mondo particolarmente
generoso che mi si è svelato e mi ha fatto innamorare della storia di questo
bellissimo paese che è Belvedere››.
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