“La
situazione all'ospedale di Castrovillari sta precipitando. Potrebbe essere prossima
la chiusura della chirurgia con tutto quello che significherebbe per il
territorio e per la popolazione della città del Pollino e dei comuni limitrofi.
Il prossimo 28 luglio andranno in pensione due chirurghi che si vanno ad
aggiungere agli altri due colleghi già posti in quiescenza nei mesi scorsi e
che diventeranno in totale sei con altri due professionisti verso il
pensionamento entro la fine dell'anno. I
fuoriusciti sono stati rimpiazzati con un'unità medica alle prime esperienze
professionali, mentre già da oggi sarebbero necessari almeno tre chirurghi
esperti. In pratica, se non si interviene subito, e sembra proprio che non ci
siano notizie di nuovi arrivi, si dovrà ricorrere al blocco dei ricoveri e,
ancora più grave, dell'emergenza”: così Massimo Misiti, portavoce del Movimento
Cinquestelle alla Camera dei deputati e componente della Commissione Bilancio, lancia un vero e proprio allarme sulla
critica situazione del presidio ospedaliero di Castrovillari, che “presenta
– continua il parlamentare – lacune e deficienze praticamente in ogni settore:
il pronto soccorso dispone di pochi medici; la broncopneumologia può contare
solo su tre medici ed un numero inadeguato di infermieri; la pediatria in
difficoltà; l'ortopedia che non decolla, nonostante la più buone intenzioni del
nuovo primario, il dottore Bisignani, sprovvisto, però, di aiuti e di
struttura. Per non parlare delle nuove sale operatorie che non sono ancora state
messe nella condizione di essere utilizzate, mentre ben quattro diverse
specialità insistono su una sola sala operatoria. E per ultimo c'è da rilevare
la difficoltà nell'assistenza agli ammalati perché il numero degli operatori
socio sanitari è assolutamente inadeguato: 20 sui 60 che necessiterebbero.
Inutile sottolineare che tale carenza sottopone il personale a turni
massacranti. Ma la cosa, se possibile, ancora più scandalosa è la situazione
del laboratorio di analisi, per la cui risoluzione basterebbe una decisa
volontà politica e si potrebbe porre rimedio al problema in pochissimo tempo.
In pratica nella struttura dovrebbero essere impiegati un responsabile, tre
medici e tre biologi; ad oggi, invece, l'organigramma è composta da un
responsabile, due biologi ed un medico. Per rimediare – continua il deputato
pentastellato – si dovrebbe concentrare il personale dei laboratori di Lungro,
Mormanno e San Marco Argentano tutto nel presidio di Castrovillari. Ma per fare
questo occorre superare gli interessi individuali, sui cui ha fatto e fa la
propria fortuna la mala politica, e pensare a quelli della collettività”.
Misiti, nei mesi scorsi, ha effettuato dei sopralluoghi all'ospedale di
Castrovillari e ha parlato con l’allora direttore sanitario del presidio,
Domenico Filomia, rilevando tutte le anomalie che ora si presentano in maniera
ancora più prepotente. “É evidente ancora una volta – dice il parlamentare – la
politica fallimentare del commissario alla Sanità della Regione, Massimo Scura,
e la dannosa ingerenza della politica che non pensa realmente al territorio e
ai calabresi. Mi auguro che presto si possa condurre la politica del Movimento
anche in Regione”.
martedì 24 luglio 2018
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» SANITÀ. Misiti (deputato M5S): “Dal 28 luglio l’ospedale di Castrovillari potrebbe chiudere la chirurgia. Tra medici in pensione non sostituiti, reparti non agibili, sale operatorie nuove ancora in attesa di entrare in funzione il presidio è sull’orlo del collasso”.
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