“Stamattina ancora un disservizio
all’Annunziata. È arrivato il momento di monitorare quotidianamente il presidio
bruzio e la sanità tutta calabrese”.
“Ho appena ricevuto una comunicazione, da
parte di un paziente dializzato, dell’ennesimo guasto, dell’apparecchio di
osmosi che serve a far funzionare i reni artificiali del reparto di dialisi
dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza. Ancora un disservizio che va a gravare
sulla pelle dei pazienti che già vivono nel quotidiano la loro malattia/disabilità.
Per poter “vivere” il paziente con insufficienza renale ha necessità
assistenza, di cure, di dialisi a cui si deve sottoporre anche più volte a
settimana, ha bisogno di macchine che funzionino sempre, e queste a loro volta
necessitano di assistenza immediata. Si è sempre tutti pronti a parlare di
episodi malasanità, di medici “assassini e delinquenti” di personale sanitario
irresponsabile e menefreghista, c’è sempre di tutto e di più, e a volte quanto
denunciato corrisponde anche a vero, io, oggi, mi pongo questa domanda: “ma
quanto c’è di sanità malata? Cosa c’è dietro a contratti e gare non molto
trasparenti? Quanto costa tutto questo alla salute dei cittadini? quanto nuoce
tutto ciò?” Oggi l’ennesimo disservizio: si guasta, e non è la prima volta, un
apparecchio che serve a far funzionare le macchine per la dialisi dell’ospedale
di Cosenza, ed in un momento storico di alta tecnologia in cui tutto si può
risolvere on-line serve, al presidio sanitario bruzio invece serve un tecnico
che fisicamente giunga da un altro capoluogo di provincia per risolvere il
problema; è inammissibile, non si può non più accettare che alle denunce non ci
siano risposte. È fuor di dubbio che tutto questo ora vada monitorato. I
pazienti dializzati in tutta la Calabria, da Reggio Calabria a Tortora, a
Sibari, sono più di 1300, con la tendenza ad aumentare, e dovrebbero avere
un’assistenza tale che permetta loro di vivere la propria disabilità in modo
dignitoso. Non si può più accettare un insufficienza di postazioni e/o di personale.
Il paziente con insufficienza renale non è un paziente che decide di star male
e di legare la propria vita ad una macchina, ma se ciò succede questa deve
funzionare. E’ necessario far cambiare questa tendenza di denunce senza
risposte e se necessario che si organizzi un “focus on” sugli ospedali e i
disservizi in campo sanitario a Cosenza e in tutta la Calabria”
Massimo Misiti
Portavoce M5Stelle alla Camera dei Deputati
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