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venerdì 7 dicembre 2018

BELVEDERE: SUCCESSO PER LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO "PER UN BICCHIERE DI LATTE"


BELVEDERE “Le malattie renali sono invalidanti e richiedono al paziente un cambiamento radicale del proprio stile di vita e delle proprie abitudini. Oltre alle conseguenze fisiche che comporta è da considerare anche l’influenza che essa ha sulla salute psicologica del paziente. Gli aspetti psicologici, a loro volta, hanno un peso sul decorso della patologia”.

Letta così potrebbe sembrare una definizione da manuale, e invece no, perché dietro c’è tanto di più. Quel di più che ha condotto Albino Console sulla strada del difficile proponimento di auto – raccontarsi in un libro dal titolo ”Per un bicchiere di latte”, di Falco editore, presentato ieri, 6 dicembre 2018, nella Sala Convegni dell'Aias, sita nel Centro storico di Belvedere Marittimo. 

Un incontro formativo e informativo, nel quale sono stati messi a nudo, non solo gli accadimenti e i risvolti devastanti raccontati nel libro prima e dopo la sopraggiunta malattia, ma anche le problematiche riguardanti la complessità, in ambito sanitario, in ambito sociale ed ambientale, della condizione del paziente.
 Il “malato” ha continuamente necessità di sostegno e a volte purtroppo nella nostra società non trova il giusto riscontro perché non vengono comprese e non vengono accettate le proprie condizioni di difficoltà, le dinamiche della personalità di chi deve essere sottoposto ai trattamenti sanitari, nonchè quelle dei propri familiari: una problematica di tipo  psicologico, questa, che non sempre viene riconosciuta e compresa. Ha salutato i partecipanti l’assessore comunale alla Sanità Maria Rachele Filicetti ed ha condottoTiziana Forestieri.
“Una malattia grave ai reni lo costringerà al trattamento dialitico, ha spiegato Forestieri, nell’introdurre la serata, esprimendo anche le proprie emozioni: “un racconto bellissimo e da far venire i brividi al contempo. Ci vuole coraggio, ha proseguito, nel raccontare e raccontarsi in questo libro, così come fa lo scrittore Albino Console. In ragione di questo stile vorrei chiedere - ha precisato poi, presentando il giornalista e scrittore Martino Ciano, relatore nella serata di presentazione - cosa contraddistingue questo libro, tanto da  giungere in modo così diretto ed emozionante al lettore”.
Il libro, ha spiegato Ciano, colpisce per il pregio che ha avuto l’autore, di trasformare il veleno in miele e dunque trasformare la tragedia in forza.
Si parla del percorso di una vita, una vita segnata da una particolare patologia per cui l’autore combatte quotidianamente anche con la sanità. Il messaggio forte, da accettare oppure no,  è un messaggio che fa rumore ha proseguito Ciano, che è quello di uscire e far uscire dall’apatia, un male, un fare, un sentire, che a volte può trascinare nell’oblìo, e ciò non deve accadere.
L’autore, Albino Console nel suo intervento, ha evidenziato, descrivendole, le difficoltà di ordine morale e i ritmi di vita alterati da una terapia, la dialisi, che lascia degli strascichi notevoli. Ma anche le difficoltà di accettazione dell’idea del trapianto che sono ambivalenti: da una parte la voglia di operarsi e dall’altra la paura di tutto, specie del post – operatorio, senza nascondere i sensi di colpa strettamente connessi alla condizione stessa di “trapiantato”.
Angela Riccetti, il Direttore del Distretto sanitario del Tirreno, ha spiegato in termini chiari l’attuale situazione: le note difficoltà economiche e le problematiche in merito alla sanità della nostra regione, non escludono la presenza di servizi di specialistica ambulatoriale. Nel Distretto dell’Alto Tirreno cosentino, ha proseguito, esistono quattro centri per la dialisi   con ambulatori specializzati adeguati alla prevenzione e cura. Sono Amantea, Cetraro, Paola e Praia a Mare.
Sull’importanza del supporto familiare ha infine concentrato maggiormente l’attenzione Mariasole  Orrico, la psicologa intervenuta nel corso della presentazione. "La famiglia, ha precisato la dottoressa,  in qualsiasi modo  sia strutturata, dovrà supportare il paziente, lasciando ampio spazio alle proprie esigenze che rispondono anche ad alcuni dubbi e perplessità caratterizzanti: in primis la voglia e la paura nell’eventualità di un intervento e tutto ciò che ne consegue. La presenza dello psicologo accanto al medico, è fondamentale per affrontare un percorso che non si presenta certo facile, ma che si può realizzare".
Una discussione aperta, partecipata, intensa e reale che ha lasciato spazio a numerose riflessioni di carattere sociale e personale ma  soprattutto umano.


 

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