Sei andata via.
Nessuno ad ascoltare il tuo muto grido d’aiuto.
Sei andata via in punta di piedi: hai cercato e hai trovato
una svolta senza ritorno.
Sei andata via nel mese dell’amore
come il tuo nome, simbolo di passione e forza,
hai dato un taglio netto, hai reciso quell’ultimo filo di speranza
disperata.
Quante volte avrai chiesto senza ricevere
quante volte i tuoi occhi hanno parlato
senza neanche essere visti
da altri occhi troppo presi dal proprio
ego indaffarato!
Homo faber, recupera il tuo ormai fragile intelletto,
ascolta, leggi, guarda in faccia il dolore.
Ruvida terra, ruvida bellezza, osserva, tocca, immergi
le operose mani in quel corpo martoriato dall’inquieta
sofferenza di tua figlia.
Sole che sorgi ogni mattina, inonderai di luce
una giornata fredda e muta nel dolore e nel pianto
di una comunità intera.
Ruvida morte, hai strappato un fiore raro del deserto
in cui lascerai traccia indelebile.
Nella tua folle corsa hai lasciato indietro
compassione e pietà.
Sei andata via,
fiore raro in un deserto,
non conoscerai rose, non conoscerai futuro,
non saprai mai cos’è la vita,
una lucida angoscia ti ha travolta e noi…
Ci hai lasciati nel colpevole silenzio
a chiederci un inutile e disperato perché,
a chiederti un umile perdono…