Questo blog non rappresenta una testata giornalistica.

sabato 29 luglio 2017

FAGNANO CASTELLO RIPARTE DALLA CULTURA. PRESENTATO IL LIBRO “POTERE & POTERI. IL BACKSTAGE DELLA POLITICA CALABRESE” DI ATTILIO SABATO.


Nel pomeriggio del 27 luglio, il chiostro comunale di Fagnano Castello ha fatto da sfondo suggestivo e incantato alla presentazione del libro “Potere & Poteri. Il backstage della politica calabrese” di Attilio Sabato, edizioni Pellegrini. Il sindaco Giulio Tarsitano, nel portare il saluto alla numerosa platea, ha sottolineato l’importanza che l’evento rappresenta come promozione di cultura, conoscenza storica e riflessione politica nella società. Un modo nuovo di parlare di libri che nella comunità cittadina trova quel terreno ideale per discutere, parlare e conoscere cosa rappresenta la politica per un paese. L’incontro con l’autore del libro, è stato inserito nella rassegna “Un libro tra le mani”, a cura della giornalista Francesca Rennis e con la collaborazione dell’assessora alla cultura Anna Maria Tarsitano, che ha visto la presentazione del romanzo “Liberandisdòmini” di P. Sergi il 20 luglio e a cui seguirà l’incontro del 29 agosto con Alessandro De Virgilio e il suo testo “Le quattro giornate di Catanzaro”. Tre incontri, come ha sottolineato Francesca Rennis, che esaminano la realtà calabrese da punti di vista diversi e che mettono in risalto una tradizione familistico-clientelare, in cui compare nella sua drammaticità il fenomeno mafioso. All’incontro ha partecipato Giuseppe Terranova che con competenza e sensibilità ha messo in risalto gli aspetti salienti di “Potere & Poteri”.
  Un libro interessante, autorevole, suggestivo e indispensabile per capire e approfondire 30 anni di storia politica della Calabria e i sui riflessi nazionali. Un quadro ampio quello costruito dall’autore grazie alla sua ricca e singolare videoteca e file digitali dagli Anni ’90 ad oggi. Una narrazione politica quella di Sabato che ha vissuto “la nascita di Forza Italia, il ribaltone di Meduri, la sorpresa Chiaravalloti, il mestiere di Loiero, l’ambizione di Scopelliti e la scommessa di Oliverio. Ma anche la stagione dei Mancini, dei Misasi, dei Pujia e dei Principe”, senza tralasciare la storia della trasformazione dei mass media. Il giornalista, grazie alla telecamera ha riportato fatti e retroscena, aneddoti, interviste ufficiose ed ufficiali, piccole cronache quotidiane, narrazioni private, atteggiamenti, vezzi, modi di fare molto apprezzato dal lettore. Fluida e lineare la lettura che appassiona e porta a spasso il lettore, non solo chi quegli anni li ha vissuti direttamente, ma anche quanti oggi vogliono conoscere come si faceva la politica. Molti dei presenti, intervenuti durante il dibattito, si dicono impressionati dai racconti e dalle vicissitudini di un trentennio della politica calabrese, L’assessora Aanna Maria Tarsitano definisce l’iniziativa di “alto spessore culturale, grazie al sindaco e a tutta l’amministrazione che vuole dare slancio al Paese ripartendo proprio con la cultura”, e spiega che gli eventi di promozione culturale e artistica, non solo caratterizzeranno tutta l’estate fagnanese, ma proseguiranno con progetti improntati ad una fattiva collaborazione tra la scuola e il comune. “La cultura rende liberi e tutti devono avere la consapevolezza di poter scegliere”, questo il messaggio trapelato dalla riflessione scaturita dall’incontro; “conoscere, approfondire e indagare per essere liberi di scegliere e di costruire una società basata sulla legalità, volta al miglioramento e all’innovazione”.



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giovedì 27 luglio 2017

Caffè Letterario - Belvedere

L'arte ha dominato la scena ieri sera a Belvedere Marittimo. Il XXII Caffè Letterario “gianovecento”, organizzato dal Cenacolo Culturale Francescano ha presentato “L’urlo dell’anima” tenuto nel salone Don Silvio.
Numeroso il pubblico presente che ha apprezzato il tema e lo stile della serata.
L’anima, infatti, è stata il filo conduttore della manifestazione culturale.
L’anima nell’espressione artistica di Luigi Impieri, autore del testo “L’arte nell’anima”. L’arte come una forma espressiva in cui la sua apparente inutilità deve diventare utile per scuotere le coscienze umane, per appagare l’anima e per curare le nostre città che oggi più che mai appaiono ammalate per assenza di bellezza.
L’anima nei racconti di Salvatore Fabiano autore del testo “Storie di un borgo antico”. Venticinque racconti, storie di vita vissuta nel centro storico di Belvedere Marittimo, in cui l’autore attraverso  una scrittura intensa e coinvolgente riesce mirabilmente a far assaporare al lettore, profumi, voci, suoni, relazioni, aneddoti  di un passato che probabilmente non ritornerà più. Una cronologia di vita. Un percorso di Storia.
L’anima nelle poesie di Olga De Luca, autrice del libro,  “A tu per tu senza tempo”.
Una raccolta di poesie in cui l'autrice lascia parlare la propria anima, coinvolgendo il lettore  in una riflessione senza tempo sull'esistenza umana, sulla vita, sull’amore, sulla morte.
Nel perfetto stile del percorso che il Cenacolo Culturale Francescano propone, l’intento è stato di  diffondere le più diverse espressioni culturali, coniugando il desiderio di conoscere e salvaguardare la tradizione con il bisogno di esplorare nuovi spazi e vivere la contemporaneità con argomenti che collegano il passato al presente attraverso la conoscenza di luoghi e di persone di ieri e di oggi.
La serata è sta arricchita dalla musica del Maestro di chitarra Enzo Campagna, le letture e l’interpretazione dei testi  affidate a Pino Gagliardi, Vincenzo Campilongo, Armando Martucci, Francesca Gaglianone e Francesca Impieri,
La manifestazione è stata condotta da Daniela Gaglianone e moderata da Giovanni Martucci
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Caffè Letterario - Belvedere


L'arte ha dominato la scena ieri sera a Belvedere Marittimo. Il XXII Caffè Letterario “gianovecento”, organizzato dal Cenacolo Culturale Francescano ha presentato “L’urlo dell’anima” tenuto nel salone Don Silvio.
Numeroso il pubblico presente che ha apprezzato il tema e lo stile della serata.
L’anima, infatti, è stata il filo conduttore della manifestazione culturale.
L’anima nell’espressione artistica di Luigi Impieri, autore del testo “L’arte nell’anima”. L’arte come una forma espressiva in cui la sua apparente inutilità deve diventare utile per scuotere le coscienze umane, per appagare l’anima e per curare le nostre città che oggi più che mai appaiono ammalate per assenza di bellezza.
L’anima nei racconti di Salvatore Fabiano autore del testo “Storie di un borgo antico”. Venticinque racconti, storie di vita vissuta nel centro storico di Belvedere Marittimo, in cui l’autore attraverso  una scrittura intensa e coinvolgente riesce mirabilmente a far assaporare al lettore, profumi, voci, suoni, relazioni, aneddoti  di un passato che probabilmente non ritornerà più. Una cronologia di vita. Un percorso di Storia.
L’anima nelle poesie di Olga De Luca, autrice del libro,  “A tu per tu senza tempo”.
Una raccolta di poesie in cui l'autrice lascia parlare la propria anima, coinvolgendo il lettore  in una riflessione senza tempo sull'esistenza umana, sulla vita, sull’amore, sulla morte.
Nel perfetto stile del percorso che il Cenacolo Culturale Francescano propone, l’intento è stato di  diffondere le più diverse espressioni culturali, coniugando il desiderio di conoscere e salvaguardare la tradizione con il bisogno di esplorare nuovi spazi e vivere la contemporaneità con argomenti che collegano il passato al presente attraverso la conoscenza di luoghi e di persone di ieri e di oggi.
La serata è sta arricchita dalla musica del Maestro di chitarra Enzo Campagna, le letture e l’interpretazione dei testi  affidate a Pino Gagliardi, Vincenzo Campilongo, Armando Martucci, Francesca Gaglianone e Francesca Impieri,
La manifestazione è stata condotta da Daniela Gaglianone e moderata da Giovanni Martucci
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mercoledì 26 luglio 2017

BELVEDERE: PITAGORA MUNDUS

E’una preziosa rete di scambi quella creata dall’IsCaPI (Istituto calabrese di politiche internazionali). Una rete che offre oggi numerose opportunità, sia da un punto di vista didattico-culturale, sia da un punto di vista economico e istituzionale.

Il suo Programma "Pitagora Mundus", ispirato ad un approccio al sapere che approfondisca tematiche legate al rinnovamento del comune sentire verso la promozione di un’armonia fra le genti, ha trovato ancora ieri sera, la sede ideale al suo svolgimento a Belvedere Marittimo. In collaborazione con l’Amministrazione comunale si è tenuta nella Biblioteca comunale la conferenza sul tema "L'Amore nell'arte"(da Dante a Canova) curata dal docente di Storia dell’Arte professor Damiano Minisci che ha letteralmente incantato il gruppo-studio degli ospiti dell'America Latina e tutto il pubblico presente, con un interessante percorso interculturale. Dalla cultura ellenica e dal mito della nascita di Amore trattato nel Simposio di Platone, all’amore nella storia dell’arte neoclassica di Antonio Canova, dall’amore divino della Commedia dantesca all’amore trascendente che ispirò Michelangelo nell’immensità della volta della Cappella Sistina, l’amore è comunque un’esperienza totalizzante che non conosce definizione concettuale. 

Si ama o non si ama, dentro o fuori, l’amore non accetta le mezze misure, ha spiegato ancora il professore grazie ad una ‘summa’ di esperienze artistiche come il capolavoro del neoplatonismo rinascimentale a firma di Sandro Botticelli, la “Primavera”, o ancora il simbolico “Amor sacro e Amor profano” di Tiziano Vecellio, nell’ambito delle quali si intrecciano la filosofia quanto la storia e la letteratura nel conseguimento de “l’amor che move il sole e l’altre stelle”: quel sentimento assoluto che muove tutto l’universo in armonia e bellezza e del quale tutti gli elementi, anche i più infinitesimali, rientrano giustamente a far parte. L’amore è quel sentimento che, pur basato sul rapporto corporeo raggiunge, attraverso la ragione, le vette della spiritualità più profonda, superando i limiti dell’impossibile, non conoscendo ignoranza né sapienza, divenendo atto creativo che separa il creatore dal creato, esigendo peraltro un rapporto dialettico di opposizione fra bello e brutto, buono e cattivo, unione di opposti, nella vita come nell’arte secondo un equilibrio in continua tensione verso il perfetto compimento della vera bellezza.

 

L’artista argentina Julieta Castellàn, attraverso l’illustrazione delle proprie opere: “Triptico”, “Mujer espada”, “Mujer de costado”, “Hechizo”, “Padre, Hiyo u Espiritu”,”Ellos”e “Raiz circular”, ha completato una serata dedicata alla tematica dell’amore davvero molto partecipata: un contributo  che ha spaziato nei secoli della cultura e dell’arte nazionale approfondendo lo scambio interculturale  con grande successo.

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domenica 16 luglio 2017

Incendio a Scalea

A Scalea sta divampando uno spaventoso incendio nella zona del centro storico in localita' Monticello. Si stava svolgendo la processione della Madonna del Carmelo ed a un certo punto un forte odore di bruciato e la presenza di tanta fuliggine hanno letteralmente costretto diverse persone a cambiare strada. Nel farlo molti hanno notato le fiamme ma sopratutto hanno udito il crepitio del fuoco. Osservando da via Lauro e scendendo verso Corso Mediterraneo  si osserva che l'incendio divampa sempre più a causa del forte vento, si teme inoltre per gli abitanti che vivono nella zona. Anche i fili dell'alta tensione presenti rappresentano un grosso pericolo. I vigili del fuoco sono arrivati ma si teme possano fare ben poco. Forse solo contenerlo, ma resta un'ipotesi lontana visto che imperversa un forte vento
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martedì 11 luglio 2017

"IL MIRACOLO DELLA MUSICA" A MONTALTO UFFUGO

“Il miracolo della musica”.
Riecheggiano a lungo nella mente le parole del Maestro Salvatore Accardo mentre, a Montalto Uffugo la sera del 9 luglio scorso, la musica del suo quartetto colora di bellezza l’atmosfera intorno.
L’arrivo in anticipo davanti al sagrato del Duomo della Madonna della Serra di Montalto, ci consente di seguire per qualche minuto le prove che il Maestro sta eseguendo insieme al suo quartetto. Ed è davvero emozionante.
Il quartetto - Salvatore Accardo e Laura Gorna al violino, Cecilia Radic al violoncello, Francesco Fiore alla viola - fondato nel 1992, è stato ospitato nell’ambito del Festival Internazionale Ruggero Leoncavallo, una manifestazione di grande rilievo per tutta la regione che, fino al 30 luglio, offrirà ancora spettacoli degni di nota. Il sindaco Pietro Caracciolo, nel ringraziare il Maestro Accardo per aver accettato di esibirsi a Montalto, trasmette tutta l’emozione per questa grande serata di musica senza mai trascurare, per questo, il suo alto spirito di ospitalità.


Si, ha ragione il Maestro, la musica è un miracolo. Ascoltandolo in quartetto, se ne ha piena conferma: il foltissimo pubblico presente segue silenziosamente, affascinato dalla bellezza della musica, il miracolo che essa puntualmente compie, la capacità che possiede di far vibrare le proprie armonie in consonanza con le corde del proprio cuore. Meravigliosi suoni che imprimono energia e benessere al nostro animo risuonando fra le note, “musica fra le note” per dirla con Mozart. Proprio quella che stimola il pensiero.

  Il Maestro Fiore illustra il programma: tutta italiana la prima parte, con il Quartetto n.3 in la minore per archi di Niccolò Paganini che ha dato luogo ad una piacevole sorpresa per quanti non conoscano i Quartetti del compositore genovese, “oscurati dai celeberrimi, rivoluzionari Capricci, dai funambolici Concerti o dalle grandi Variazioni, summa di ogni possibilità tecnica ed espressiva dello strumento”. Si tratta di pagine che più che ispirarsi all’aulico modello classico viennese esemplarmente formulato da Haydn, Mozart e Beethoven, “rimandano più indietro nel tempo a quello della sonata a quattro: con uno strumento, e non poteva naturalmente che trattarsi del primo violino, ben spesso con funzione concertante, mentre gli altri tre componenti gli si affiancano in un ruolo di ornato accompagnamento”.

Con la “Serenata italiana” di Hugo Wolf, nella seconda parte del concerto, si è rientrati ancora in piena atmosfera italiana. 
Il concerto si è concluso con il Quartetto per archi n. 3 in la maggiore, op. 41 n. 3 di Robert Schumann, composizione molto apprezzata per il serrato dialogo tra le voci strumentali, tutte protagoniste e ben valorizzate dal compositore.
 La materia sonora, con questa esecuzione, si veste di tutto punto con quella densità e quella malìa propria degli archi i quali la modellano a proprio piacimento.

Il maestro Accardo in quartetto, con in mano il suo violino, regala a tutti uno splendido panorama della sua esperienza di vita e la sua musica sempre di più ci stringe in un abbraccio vitale lasciandosi ascoltare, lasciandoci andare nella sua contemplazione.
 Lunghissimi applausi hanno evidenziato la piacevolezza dell'ascolto accompagnando i bravissimi interpreti lungo lo svolgersi di una serata davvero magica ed irripetibile.








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