Il suo Programma
"Pitagora Mundus", ispirato ad un approccio al sapere che approfondisca tematiche
legate al rinnovamento del comune sentire verso la promozione di un’armonia fra
le genti, ha trovato ancora ieri sera, la sede ideale al suo svolgimento a
Belvedere Marittimo. In collaborazione con l’Amministrazione comunale si è
tenuta nella Biblioteca comunale la conferenza sul tema
"L'Amore nell'arte"(da Dante a Canova) curata dal docente di Storia
dell’Arte professor Damiano Minisci che ha letteralmente incantato il
gruppo-studio degli ospiti dell'America Latina e tutto il pubblico presente,
con un interessante percorso interculturale. Dalla cultura ellenica e dal mito
della nascita di Amore trattato nel Simposio di Platone, all’amore nella storia
dell’arte neoclassica di Antonio Canova, dall’amore divino della Commedia
dantesca all’amore trascendente che ispirò Michelangelo nell’immensità della
volta della Cappella Sistina, l’amore è comunque un’esperienza totalizzante che
non conosce definizione concettuale.
Si
ama o non si ama, dentro o fuori, l’amore non accetta le mezze misure, ha
spiegato ancora il professore grazie ad una ‘summa’ di esperienze artistiche come
il capolavoro del neoplatonismo rinascimentale a firma di Sandro Botticelli, la
“Primavera”, o ancora il simbolico “Amor sacro e Amor profano” di Tiziano
Vecellio, nell’ambito delle quali si intrecciano la filosofia quanto la storia
e la letteratura nel conseguimento de “l’amor che move il sole e l’altre
stelle”: quel sentimento assoluto che muove tutto l’universo in armonia e
bellezza e del quale tutti gli elementi, anche i più infinitesimali, rientrano
giustamente a far parte. L’amore è quel sentimento che, pur basato sul rapporto
corporeo raggiunge, attraverso la ragione, le vette della spiritualità più
profonda, superando i limiti dell’impossibile, non conoscendo ignoranza né
sapienza, divenendo atto creativo che separa il creatore dal creato, esigendo peraltro
un rapporto dialettico di opposizione fra bello e brutto, buono e cattivo,
unione di opposti, nella vita come nell’arte secondo un equilibrio in continua
tensione verso il perfetto compimento della vera bellezza.
L’artista
argentina Julieta Castellàn, attraverso l’illustrazione delle proprie opere: “Triptico”,
“Mujer espada”, “Mujer de costado”, “Hechizo”, “Padre, Hiyo u Espiritu”,”Ellos”e
“Raiz circular”, ha completato una serata dedicata alla tematica dell’amore davvero
molto partecipata: un contributo che ha
spaziato nei secoli della cultura e dell’arte nazionale approfondendo lo
scambio interculturale con grande
successo.
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