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mercoledì 31 gennaio 2018

TORTORA: premio come “Comune Riciclone”




   TORTORA: Anche quest’anno, la cittadina di Tortora ha ricevuto il premio come “Comune Riciclone” dalla Regione Calabria.
Ieri, 30 gennaio, all’interno della Cittadella regionale, alla presenza dell’assessore all’Ambiente Antonella Rizzo, sono stati premiati i comuni che si sono distinti nella raccolta differenziata.
Il riconoscimento si riferisce all’anno 2016, periodo in cui il territorio tortorese ha raggiunto il 72 per cento di materiale differenziato.
Il premio “Comuni Ricicloni”, è giunto alla terza edizione e mostra, attraverso la raccolta di un dossier realizzato da Legambiente Calabria, un andamento positivo nella gestione autonoma dei rifiuti nei vari territori calabresi.
Rispetto allo scorso anno, i comuni che hanno superato il 65% nella raccolta differenziata, sono raddoppiati, con unica eccezione la provincia di Crotone. I più virtuosi sembrano essere quelli sotto i 5.000 abitanti.
 “Questo riconoscimento – ha sottolineato il consigliere Franco Chiappetta – va principalmente alla popolazione tortorese, per l’attenzione e la sensibilità che sta dimostrando verso l’ambiente. Siamo lieti dei risultati raggiunti, consapevoli che c’è ancora tanto da fare per la tutela del nostro territorio”.
Il Comune di Tortora è da sempre attento alle tematiche ambientali. A breve partirà, infatti, un nuovo servizio di gestione dei rifiuti, con sistema di lettura ottica dei bidoni.
Il bidoncino TAG-RFID, consentirà di monitorare, per singola utenza, i rifiuti prodotti nell’arco di un anno, distinti per tipologie.




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FEDERICA FATA PROTAGONISTA SU RAI UNO


Venerdì 2 Febbraio la giovane danzatrice professionista, Federica Fata, si esibirà in prima serata su Rai1 con il corpo di ballo e coreografie della grande Rita Pivano nel nuovo programma di Paola Perego "Superbrain”.
La talentuosa ballerina, classe 1996, è di Acquappesa (Cs) dove ha iniziato a praticare danza all’ età di tre anni. Alunna dell’indimenticabile Eliana Fata, sua zia e prima maestra.
Prosegue gli studi di classico e moderno presso la "Ballet Studio School" di Belvedere Marittimo sotto la guida della Maestra Maria Marino dove si diploma nel 2015.
È stato il maestro Steve Lachance che l'ha notata e seguita nella scuola di Belvedere e, attraverso una borsa di studio, l'ha voluta nella propria Scuola la "Lachance Ballet" di Formello(RM) dove si è diplomata nel "Corso di Alta Formazione Professinale per Danzatori"nel 2017.
Nello stesso anno ha avuto la prima esperienza all'estero con una tournée in Cina sul palcoscenico del Global Theatre di Harbin, con lo spettacolo "NEW YORK NEW YORK", con le coreografie di Giorgio Forte e Roberto Calderini.
Inoltre: ballerina nel Corpo di Ballo del Musical Colossal "FRANCESCO DE PAULA-L'Opera coprodotta da Ruggero Pegna al Palacalafiore di Reggio Calabria (2017) e ballerina nell'anteprima del Film "THE NICE GUYS" con Russel Crowe e Ryan Cosling.
A settembre dello scorso anno partecipa ad un Workshop del Maestro Cesare Vangeli, direttore della LIM (Laboratorio IALS Musical) le viene assegna una ulteriore borsa di studio che le permette di frequentare la prestigiosa scuola romana.
Ad aprile sarà a New York dove parteciperà con il LIM (Laboratorio IALS Musical), sotto la direzione di Cesare Vangeli ad uno spettacolo che si terrà a Broadway nel teatro dove fu girato "FAME" "Saranno Famosi".

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martedì 30 gennaio 2018

BELVEDERE: SOLO STERILI POLEMICHE



Inutili le polemiche sollevate intorno alla questione Castello: dovrebbe essere motivo di interesse da parte del Sindaco verso la città, come incentivo ad un favorevole sviluppo turistico - economico. Ma così non è.
 Lo precisano in una nota congiunta le opposizioni del Comune di Belvedere Marittimo (“Ora, “Pd-Belvederecambiaverso”, “Rinascimento”) auspicando, per l’annoso problema, di mettere tutto sul tavolo di discussione per un confronto proficuo e produttivo.
Più volte abbiamo scongiurato che l’interesse per le sorti del nostro magnifico castello non finisse in sterili polemiche o ancora peggio diventasse oggetto di contesa tra la maggioranza e le opposizioni ma, purtroppo, dalle ultime dichiarazioni del Sindaco la peggiore delle ipotesi si sta verificando.
Infatti, il sindaco Ing. Enrico Granata nelle sue recenti affermazioni, in riferimento alle attività messe in campo dalle opposizioni, invece di confrontarsi sulle proposte avanzate dalle stesse, in modo arrogante e pretestuoso, sia in punto di diritto che in relazione alle vicende indicate, risulta ingeneroso anche dal punto di vista politico.
È evidente che il sindaco Granata glissa sulla volontà di tutti noi, più volte segnalata, di addivenire ad una soluzione della questione-Castello in maniera serena, condivisa ed efficace, strumentalizzando, invece, le nostre posizioni e lasciando intendere che ogni nostra azione sia condizionata dalla scadenza elettorale.

Dimentica il Sindaco, che le minoranze sin da subito la tornata elettorale del 2014, hanno sempre pubblicamente ed in maniera trasparente, fatto proposte articolate e dettagliate in ogni aspetto con lo scopo di dare quel giusto contributo necessario a ridare decoro, dignità e competitività al nostro Comune sempre e solo nell’interesse della collettività.

Il Sindaco sottace, come in consiglio comunale, i consiglieri di opposizione intervengano sempre e solo dopo aver esaminato e studiato la relativa documentazione, esprimendo il proprio voto sempre e solo dopo aver motivato la propria posizione. In merito all’incontro pubblico organizzato qualche settimana il Sindaco deve prendere solo atto della sua gestione fallimentare atteso che promette l’acquisto del Castello “a prezzi più convenienti” senza aver mai avuto contezza della relativa normativa. Infatti se solo l’avesse letta avrebbe capito che sarebbe stato necessario accendere un capitolo nel proprio bilancio ad hoc al fine di poter esercitare il diritto di prelazione. Cogliamo l’occasione per invitarlo a prevedere tale capitolo nel prossimo bilancio cosicché non perdiamo definitivamente ogni possibilità di poterlo acquistare. Quanto da noi affermato lo prevede il decreto legislativo 42/2004. Eppure l’acquisto del Castello era stato previsto dal Sindaco Granata nel proprio programma elettorale. Ad ogni buon modo, per come puntualmente descritto dall’Avv. Diego D’Amico, la possibilità di acquisto poteva essere coltivata anche con la costituzione di una fondazione di partecipazione mediante delibera, onde evitare che in caso di problemi si possa addirittura addivenire all’alienazione.

Nessuno di noi vuole fare il saccente ma semplicemente riteniamo e ci impegniamo, nei limiti delle nostre funzioni, affinché la cosa pubblica sia gestita sempre secondo quanto previsto dall’ordinamento giuridico: l’inadeguatezza alla gestione della cosa pubblica, che adduce all’opposizione, riteniamo vada rimessa alla libera valutazione dei belvederesi. Il Sindaco, inoltre, nelle sue affermazioni fa riferimento ad un professionista incaricato a monitorare l’iter della procedura fallimentare che ha messo all’asta il castello e gli altri beni di proprietà della società fallita, ci chiediamo come mai esca fuori solo adesso l’incaricato senza nome? Eppure, si è tenuto una conferenza dei Capigruppo e un Consiglio Comunale sul tema Castello, tutti promossi dai consiglieri di minoranza, non è stato mai fatto il nome di un professionista incaricato a monitorare la procedura fallimentare che interessa anche il nostro maniero. Ci chiediamo in base a quale delibera sia stato conferito tale incarico.
 In conclusione, prendiamo atto che ai nostri sforzi e alle nostre proposte (mai considerate né esaustiva né ultimative, ma sempre migliorabili con ragionevoli integrazioni), invece di rispondere con il necessario garbo istituzionale e il giusto confronto, si è ribattuto con frasi che non trovano riscontro alcuno. 
Giunti a questo punto, se c’è la volontà di fare e fare rapidamente qualcosa per risollevare le sorti del nostro Castello, è auspicabile mettere in piedi un tavolo permanente per analizzare accuratamente tutti i punti critici e trovare le soluzioni più adeguate.

Non è consentito, al contrario, che su una vicenda così vitale per la città, si strozzi il dibattito lasciando le cose come stanno. Qui, non è in gioco il futuro del sindaco o della sua maggioranza e neppure la concretizzazione del progetto alternativo di governo della città delle opposizioni, ma il bene e l’interesse collettivo di una città che sui beni culturali deve assolutamente dare il meglio di sé per valorizzarli al fine di favorire lo sviluppo e la crescita economica, sociale e culturale del nostro territorio”.

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