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sabato 15 aprile 2023

PAOLA: Il Museo Storico Documentale e di Arte Sacra Don Salvatore Stillo entra nel Sistema Museale Nazionale

Al via un nuovo percorso di promozione e valorizzazione dei beni storico-culturali del nostro territorio.

La Regione Calabria ha ufficialmente avviato un’importante fase di accreditamento di nuove realtà museali in tutta la Calabria; tra i primi 11 musei non statali c’è il MUBI il Museo Storico Documentale e di Arte Sacra Don Salvatore Stillo, nato nel 2019 si colloca all’interno di Palazzo Stillo Ferrara, Dimora Storica aderente all’ADSI (Associazione Dimore Storiche Italiane), ubicata nel cuore del centro storico di Paola. E’stato inaugurato il 27 Luglio 2021 grazie alla forte volontà della dott.ssa Giusy Ferrara, direttore del Museo e del M° Luigi Stillo, alla collaborazione di Don Bruno Di Domenico parroco succeduto a Don Salvatore Stillo e al gruppo dei volontari del Servizio Civile Nazionale capitanati da Antonio Spizzirri con un Convegno dal titolo “Il ruolo del Museo nel territorio”, svolto alla presenza di autorità civili e religiose e un nutrito pubblico molto interessato. Tra i relatori Mons. Pietro De Luca, parroco del Duomo di Paola e giornalista, Don Salvatore Fuscaldo, direttore del Museo Diocesano di Cosenza, la dott.ssa Anna Cipparrone, direttrice del Museo Consentia Itenera di Villa Rendano e gli storici dell’arte dott. Antonio Spizzirri e Dott.ssa Jaya Di Domenico. Dalla sua nascita diversi sono stati gli eventi, le mostre, i convegni, i concerti organizzati e le giornate di studio oltre al percorso PCTO con il Liceo Statale di Paola.

L’ obiettivo principale che il Museo si è posto, sin dalla sua costituzione, è quello di diventare il fulcro di un Museo diffuso dei beni culturali della Città ma anche la casa di tutti coloro si occupano di cultura sul territorio. Le azioni messe in campo sono molteplici: l’organizzazione di eventi artistici di particolare pregio, la catalogazione e promozione dei beni di interesse storico-artistico della città e del territorio, la ricostruzione storica, sociale e culturale della città e del comprensorio attraverso un attento e laborioso lavoro di ricerca e studio e l’avvio di collaborazioni con enti pubblici e privati (in particolare con le scuole, le università, le accademie e i conservatori, le amministrazioni comunali, musei e biblioteche, Chiese e diocesi etc.) al fine di creare una fitta rete con lo scopo di valorizzare, riscoprire e promuovere la cultura sul e del territorio. Questo nuovo percorso di accreditamento al Sistema Museale Regionale è un iter di grande crescita ed opportunità per il comparto, al quale la Regione riconosce valore non solo culturale ma anche turistico, quale incentivo per sostenere l’economia di tutto l’indotto calabrese. In linea con le procedure rilasciate dal Ministero della Cultura, questo sviluppo della rete è stato introdotto per garantire il rispetto di nuovi livelli di uniformità e qualità dei musei, in parallelo all’attivazione della piattaforma del Sistema Museale Nazionale che consente di migliorare i processi di governance, semplificando le procedure e favorendo le relazioni con gli oltre 5.000 musei italiani messi in rete.

 “L’accreditamento di un museo significa accertare un determinato livello di qualità del servizio, indipendentemente dalle modalità con cui viene erogato – spiega Giusi Princi, Vice presidente della Regione - attivando così un percorso virtuoso di miglioramento delle strutture che, proprio attraverso l’accreditamento al Sistema Museale Regionale, determina il conseguente riconoscimento al Sistema Museale Nazionale. In questo modo garantiamo innovazione e diamo nuova linfa alla partecipazione culturale – aggiunge Princi - coinvolgendo altri musei e luoghi di cultura di proprietà regionale, comunale, i musei diocesani, quelli privati, universitari o militari. L’adesione costituisce un’opportunità di crescita e di miglioramento per tutte le realtà, indipendentemente dalla proprietà e dalla dimensione. Infatti, il Sistema Museale Nazionale è fondato sul fare rete, per rafforzare la collaborazione tra lo Stato centrale, le Regioni, gli Enti locali tutti, le Università ed il sistema di formazione. I musei, connessi tra loro, potranno così segnare un punto di svolta e di apertura anche verso nuovi utenti, soprattutto quelli tradizionalmente più distanti. La piattaforma di consultazione online, infatti, offrirà al pubblico informazioni a 360 gradi, sempre aggiornate, riguardo le nuovi realtà museali calabresi. Questo garantirà un importante trampolino per valorizzare su scala nazionale ed internazionale il nostro patrimonio culturale – conclude il Vicepresidente – promuovendo, in linea con la mission turistica del Presidente Roberto Occhiuto, un flusso turistico nuovo, per un settore cultura sempre più all’avanguardia, che si vuole porre come arma principale di sviluppo economico e sociale della Calabria.”

https://www.palazzostilloferrara.com/museo-e-biblioteca

 

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domenica 26 febbraio 2023

Sei andata via...


 

Sei andata via.

Nessuno ad ascoltare il tuo muto grido d’aiuto.

Sei andata via in punta di piedi: hai cercato e hai trovato

una svolta senza ritorno.

Sei andata via nel mese dell’amore

come il tuo nome, simbolo di passione e forza,

hai dato un taglio netto, hai reciso quell’ultimo filo di speranza

disperata.

Quante volte avrai chiesto senza ricevere

quante volte i tuoi occhi hanno parlato

senza neanche essere visti

da altri occhi troppo presi dal proprio

ego indaffarato!

Homo faber, recupera il tuo ormai fragile intelletto,

ascolta, leggi, guarda in faccia il dolore.

Ruvida terra, ruvida bellezza, osserva, tocca, immergi

le operose mani in quel corpo martoriato dall’inquieta

sofferenza di tua figlia.

Sole che sorgi ogni mattina, inonderai di luce

una giornata fredda e muta nel dolore e nel pianto

di una comunità intera.

Ruvida morte, hai strappato un fiore raro del deserto

in cui lascerai traccia indelebile.

Nella tua folle corsa hai lasciato indietro

compassione e pietà.

Sei andata via,

fiore raro in un deserto,

non conoscerai rose, non conoscerai futuro,

non saprai mai cos’è la vita,

una lucida angoscia ti ha travolta e noi…

Ci hai lasciati nel colpevole silenzio

a chiederci un inutile e disperato perché,

a chiederti un umile perdono

 

 

 

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domenica 8 gennaio 2023

Itinerario della mente verso Thomas Bernhard, il racconto di una lettura

Il sogno e l’incubo.

Semplici parole dalle sembianze surreali in un contesto, la narrazione dell’Itinerario della mente verso Thomas Bernhard di Martino Ciano, giornalista e scrittore calabrese, costringe ad una lettura libera da fronzoli e da veli. D’altronde la realtà è solo apparenza, perché è un velo che nasconde l’essenza delle cose…

Diversamente non c’è scampo.

Sogno: è l’unica “arma” per catturare l’infinito, per vivere e placare ogni singola emozione? È desiderio di liberazione, di emancipazione, o anche l’unica dimensione in cui potersi rifugiare dai pericoli e dalla decadenza morale e sociale del presente?

Ipotesi, solo ipotesi.

D’altronde la realtà non è solo una questione oggettiva, la realtà che noi ci costruiamo è - anche o solo - un qualcosa di molto soggettivo.

 In un momento storico in cui la parola “crisi” diviene sinonimo di contemporaneità e verità, soltanto il transitorio distacco temporale del pensiero permette all’uomo di poter andare avanti. Si sogna qualcosa di migliore, si sogna la speranza, la pace: ma nei sogni i tragici contenuti latenti sono troppo forti per garantire sonni e sogni sereni.

 Ed è qui che trovo conferma ai miei pensieri perché (…) noi siamo veri nei nostri segreti e nei nostri silenzi.

Ed è qui che il sogno si trasforma in incubo e il pensiero corre alla musica: leggendo l’Itinerario penso subito al Requiem di György Ligeti, anzi leggo il libro ascoltandolo. Una perfetta combinazione fra una scrittura che turba, rompe schemi, ruba spazio alla “normalità”, proietta coni d’ombra fino all’eclisse totale e una musica in cui solitudine e isolamento sono tanto ineluttabili quanto inimmaginabili. Penso a Primo Levi, al suo martirio intellettuale, penso all’Inferno dantesco, ai suoi gironi maledetti. Scrittura e musica cupe e misteriose, anche inquietanti, ma autenticamente cosmiche, sono aperte, situate al di sopra della dualità.

 

L'autore

Martino Ciano (1982) vive a Tortora (Cs). Dal 2010 è giornalista per il network radiotelevisivo Digiesse. Scrive per le webzine letterarie, L’Ottavo, Libroguerriero, Suddiario, Gli amanti dei libri e il blog di approfondimento culturale Zona di Disagio. 
 

 

 Il libro

Titolo: Itinerario della mente verso Thomas Bernhard
Editrice: A&B

Pagg.: 72

 

 Qui l’ascolto, se si vuole:

https://www.youtube.com/watch?v=wqrJmxy4q3A&t=1544s

 

 

 

 

 


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