Esprime soddisfazione Martino Ciano nel fare questa piacevole constatazione riscontrabile nel grande successo ottenuto dal suo romanzo distopico presentato per la prima volta a Praia a Mare proprio un anno fa.
La “morte dell’essere umano” questo
è il pensiero di fondo, divorata dal nichilismo più estremo. L’umanità che soggiace
al consumismo vestita di protagonismo assoluto a voler soppiantare l’idea di se
stessa, questo l’amaro riscontro.
Una società che già esiste, che
c’è, ha più volte ricordato l’autore in accordo con chi ha già letto il libro, ma
che, nel proclamare la sua estrema ratio, in silenzio, non fa altro che affossare
se stessa.
Si, perché il messaggio è forte,
com’è altrettanto poderosa la risposta: l’unica che gli si può opporre, ed è l’estrema
dedizione umana verso la conoscenza, quella grande risorsa e tutti i suoi
strumenti, compresa l’arte, la letteratura, la scienza, orientati ad essere più
che ad avere e dunque conducono verso l’uscita da un tunnel che sembra senza
sbocco.
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