
“La Pelle di Napoli, voci di una città senza
tempo” Cairo editore, questo il libro di cui si è trattato nel corso dell’evento
organizzato dalla giornalista Diletta Aurora Della Rocca patrocinato dall’Amministrazione
comunale, rappresentata per l’occasione dall’Assessore al
Turismo Eugenio Orrico , è un insieme di inchieste del giornalista de “Il
Mattino” tenute insieme dalla vivacità del “qui e ora” della cronaca in diretta.
Il vociare di Napoli
rappresenta una città in continuo movimento che non lascia mai andare il suo
passato, fatto di antichità e ricchezza culturale talora ignorate, e non
dimentica ciò che potrebbe rappresentare il proprio futuro, con il commercio che
reinventa continuamente se stesso ed il turismo orientato verso ormai nuovi
spiragli.
Napoli rappresenta ancora e purtroppo, la
mancanza del lavoro che caratterizza tutto il meridione e l’arte d'arrangiarsi con
il lavoro inventato e tutto ciò che ne consegue, compreso il rischio di cadere
nella rete della microcriminalità: questo uno degli aspetti e spunti offerti
dal giornalista Fabio Pietrosanti relatore nell’ambito della presentazione. Il
tutto incorniciato da quell’aspetto folclorico tipico della cultura ambientale
che è un aspetto ben noto e certamente non sconosciuto.
‹‹Tutti abbiamo
visitato Napoli e tutti la conosciamo abbastanza›› ha infatti precisato il
giornalista Ugo Floro nel suo contributo intervallato dalle coinvolgenti letture
di parti del libro, a cura dell’attrice Ambra Sassi e dagli interventi dello
stesso autore.
‹‹Una narrazione ariosa e odorosa›› ha ancora
precisato il giornalista, ‹‹con un approccio con la vita dei vicoli, di quelle
strade che sembrerebbero meno frequentate ma solo in apparenza, anzi. Una
narrazione nella quale l’autore ha fatto capire quanto sia normale quella vita
per Napoli. E che possiede un forte legame anche con noi calabresi e con tutto
il Mezzogiorno››.
Napoli capoluogo del
Sud e capitale del Mediterraneo, con un peculiare
pulsare di vitalità che sorprende solo i visitatori, i turisti o quanti ne conoscono
solo superficialmente la realtà.
Nella stesura di questo testo traspaiono fortemente
i contrasti della città fra meraviglie e povertà, una quotidianità infernale ed
un vissuto fatto di bellezze inesplorate, ma soprattutto, nonostante il rigore da
parte di Pietro Treccagnoli, il grande amore per la sua città. E questo è stato
l’elemento, forte e trainante, che ha caratterizzato una serata molto ben
riuscita ed apprezzata dal pubblico.
0 commenti:
Posta un commento