L’impiego
dei suoni in ambito terapeutico per migliorare la comunicazione:
questi i presupposti sostanziali della musicoterapia,
i quali apportano, in ognuno di noi, un benessere profondo.
Ne era estremamente convinto già Pitagora quando pensava alla musica
come mezzo dal forte contributo salutare a patto che ad essa “ci si dedicasse
nel modo confacente”.
Nelle filosofie orientali la musica è al centro: l’essere umano è nato
dal suono. Esso è quindi suono.
Tutti presupposti tenuti insieme
dal concetto di silenzio, molto
importante e complesso. Infatti, non esiste musica senza silenzio, come non c’è
il giorno senza la notte: ossimori di un’unica
armonia.
Venerdì
31 agosto, alla Fiera del Benessere che si svolge in questi giorni alle Terme
Luigiane, si è potuto beneficiare di un piccolo assaggio del trattamento,
grazie alla presenza del Maestro Vincenzo
D’Orsi.
Il
Maestro, con la propria bravura, ha coinvolto tantissimo pubblico incuriosito dalla presenza delle campane
tibetane e dalla tecnica del massaggio
sonoro praticato all’interno del suo stand.
“Il massaggio sonoro è un
trattamento estremamente profondo. La campana produce e rilascia sulla persona
le vibrazioni fisiche unite alle vibrazioni sonore che essa emette. Questo
effetto combinato raggiunge le parti del corpo, fisico e sottile, più remote e
altrimenti inaccessibili. Quando si riceve un massaggio sonoro con le campane
tibetane, non tarda a manifestarsi l’apprezzamento, il rilassamento e la
sensazione di pace che esso procura”.
Anche
chi ha semplicemente assistito al trattamento, ieri alla Fiera del Benessere, ha
percepito le sensazioni di profonda armonia derivate da onde sonore avvolgenti, belle anche a vedersi, in sinestesia con i movimenti della "danza dell’acqua", esempio di
risonanza simpatica fra le frequenze delle campane e le cellule del nostro
organismo. Un’esperienza bellissima.
0 commenti:
Posta un commento