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sabato 13 agosto 2016

PAOLA INSIEME PER SAN FRANCESCO



PAOLA 
"Diverse voci fanno dolci note;
così diversi scanni in nostra vita
rendon dolce armonia tra queste rote".
Così scriveva il Sommo Dante Alighieri nel sesto Canto del Paradiso, per descrivere ciò che accade nei diversi gradi di beatitudine del cielo.
Ed ciò che è avvenuto sul sagrato del Santuario dedicato a San Francesco di Paola, la sera del 12 agosto scorso, quando uno splendido insieme vocale polifonico ha risuonato in dolce armonia, celebrando magnificamente l'anniversario dei seicento anni della nascita di S. Francesco di Paola, Santo patrono della Calabria e delle genti di mare, venerato e conosciuto in ogni parte del mondo.
Un evento di grande spessore culturale, per cui  l’Associazione Musicale Orfeo Stillo di Paola è stata incaricata dalla Commissione Regionale per le celebrazioni, a ideare la manifestazione dedicata al Santo.
<<Grande impegno e un lavoro durato molti mesi, questo è stato “Insieme per San Francesco”,  ma anche tanta soddisfazione per la magnifica collaborazione realizzatasi, nel portare avanti questo enorme progetto>> questo il commento degli organizzatori, la dottoressa Giusy Ferrara, Direttore organizzativo,  e il Maestro Luigi Stillo, Direttore artistico della serata.
L'evento ha visto la costituzione di una grande orchestra sinfonica e di un grande coro, utilizzando le migliori realtà musicali calabresi, in un concerto di portata internazionale, preceduto da un lungo percorso di prove musicali d’insieme e contestualmente da un percorso spirituale di approfondimento sugli attualissimi messaggi di S. Francesco.
La serata, condotta da Giusy Ferrara e Domenico Gareri, si è aperta con il brano più celebre a lui dedicato, composto da uno dei più grandi compositori dell’800, Franz Liszt,S. Francesco di Paola che cammina sulle onde”, ispirato al miracolo dell’attraversamento dello stretto di Messina sul suo mantello, interpretato nell’occasione dal giovane pianista paolano, Alfredo Salvatore Stillo.  
La Mass for the peace “The Armed Man” di Karl Jenkins, famoso compositore contemporaneo gallese, ha evocato la sciagura della guerra di stampo religioso, in un 'amalgama di forme della religione cattolica, islamica, ebraica e sanscrita, un grande messaggio di pace e dialogo interreligioso. Un'opera  monumentale per grande coro e grande orchestra, diretta nell'occasione dal Maestro Bruno Tirotta, scritta in stili e generi assolutamente diversi  tra  loro (sacra,  medievale, classica, moderna, popolare) ma  che magicamente si  sono intersecati .
Gli orrori della guerra, evidenziati dai diversi assoli strumentali e dal canto, hanno coinvolto l'attenzione delle circa 2500 persone che hanno seguito lo spettacolo, in un'atmosfera surreale, che dalle brutture e dalla visione dei morti e dei massacri, ha condotto verso la liberazione finale, realizzata grazie alla tematica di una pace "Better is peace", a lungo invocata in questi ultimi tempi, e che l'arte e la musica in particolare costruiscono giorno per giorno.

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