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giovedì 4 agosto 2016

NDF: PER DOVERE DI CHIAREZZA



BELVEDERE "Il termine polemica deriva dal greco"πολεμικός" che significa "attinente alla guerra", e designa quindi una sorta di guerra, per lo più verbale, condotta contro un avversario detto bersaglio della polemica".
Questa citazione importata da Wikipedia potrebbe delineare tutto ciò che è accaduto all'indomani della chiusura dell'edizione 2016 del Festival Internazionale di Arte pirotecnica "Note di Fuoco", tenutasi a Belvedere Marittimo dal 27 al 31 luglio appena scorsi, quando è stato  messo in "discussione" il pagamento del biglietto d'ingresso per accedere al sito in cui si svolgeva la manifestazione. Il lungomare, questo il sito, è stato transennato in quelle serate, e, senza biglietto d'ingresso non si passava. La lamentela comune registrata, è stata la mancata divulgazione del fatto che si dovesse pagare per assistere allo spettacolo.
Senza voler inutilmente gettare altra benzina "sul fuoco", è necessario chiarire la questione generatasi forse, anche da un fraintendimento di significato dei termini: appare infatti evidente che la "discussione" e non la  polemica, è, e deve essere costruttiva, altrimenti senza confronto, senza dibattito, senza scambio di opinioni, si scadrebbe nella diatriba, nell'alterco, nell'offesa reciproca.
Discussione, appunto.
Sempre da Wikipedia, discussione: esame approfondito di una questione, da parte di due o più persone che espongono ciascuna le proprie vedute (al livello di conversazione o a quello di dibattito): aprire, intavolare, rinviare, chiudere la discussione e via discorrendo.
 In senso lato anche la discussione può divenire controversa e scaturire nella polemica, ma non è certo questo il caso. Perché molti cittadini hanno messo in discussione il pagamento del biglietto e la discussione è invece degenerata in polemica specialmente sui social, sui quali si è scritto di tutto, ma a volte si è perso di vista anche l'obiettivo della discussione. Quello di creare un confronto costruttivo, perché "Note di Fuoco" piace, e piace a tutti, e non solo perché riesce a rompere la monotonia di un'estate che sembra non finire mai, ma anche perché a tutti fa piacere accogliere ospiti nel proprio paese, come riceverli nella propria casa, al meglio delle proprie possibilità.
Questo non significa però non accogliere la richiesta del pubblico confronto in cerca di chiarezza, una richiesta di trasparenza attuata attraverso atti e delibere che argomentino dovutamente ciò che si mette in opera.
Ognuno di noi lo sa, quando c'è una discussione, un confronto, un dibattito, è necessario dimostrare, carte alla mano, nei particolari, con cura, ciò che si sta pianificando, senza isterismi e senza arroganza e per dovere di chiarezza, se non altro per non creare controversie che andrebbero ad annullare la bontà di qualsiasi evento.
Ma ciò non è accaduto. E si spera possa ancora accadere.
 Senza alimentare inutili polemiche, ma senza soffocare le giuste aspettative dei cittadini che chiedono linearità e rispetto per le norme. E senza puntarsi il dito addosso inutilmente.
 

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