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sabato 9 settembre 2017

PRESENTAZIONE DEL SAGGIO SU DINO CAMPANA


   “La vita del poeta Dino Campana è un romanzo che possiamo paragonare a quello di alcuni “Poeti maledetti” francesi come Verlaine e Rimbaud”.

Questa citazione di grande rilievo incuriosisce gli appassionati – ma non solo - ed introduce tutti in un mondo poetico particolarmente affascinante.

 Un mondo scoperto dal poeta Gilberto Antonioli il quale avrà cura di presentare, venerdì 15 settembre alle ore 19,00 presso la libreria “IL MINOTAURO” di Verona, via Cappello 35/c, il suo ultimo lavoro: un saggio letterario sulla poesia dello sfortunato personaggio toscano.
 
Studioso, giornalista e scrittore veronese, Gilberto Antonioli sarà accompagnato, nel corso della serata di presentazione, dal commento dell’illustre professoressa Augusta Celada.

“Il fascino che Campana sta sempre più conquistando presso i critici e i lettori del nostro tempo, si legge nella nota informativa, modifica i giudizi negativi dei critici suoi contemporanei, che hanno influenzato l’opinione pubblica per molti decenni. Campana è osservato da Antonioli, nella sua veste di saggista, come autore di un fantasioso viaggio, che lo porta in vari paesi del mondo e gli permette di scrivere un autentico capolavoro letterario come i suoi “Canti Orfici”. 
 
Campana trascina il saggista ad indagare sull’io che è in effetti la scia che permette più facilmente di comprendere, o cercare di farlo, l’animo poetico del grande toscano, nato a Marradi e dotato di una intelligenza superiore ma anche di un carattere volubile e irrazionale. Questa due caratteristiche sono state l’asse portante della sua vita. Malvisto in casa e in paese, chiamato “el matt”, Dino Campana è stato ricoverato a tredici anni in manicomio per volere dei genitori. Esce presto per il parere a lui favorevole dei medici. Da allora la sua vita sarà una continua odissea che lo condurrà definitivamente in manicomio, ancora in giovane età e alla morte avvenuta quando aveva quarantasette anni.
La sua unica vera opera rimane i “Canti Orfici” che rappresentano un lavoro profetico, che evidenzia varie situazioni, indagate e descritte dal poeta toscano”.
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