È quanto si chiede l’ex
candidato a sindaco Renato Cipolla in esordio al commento in merito al dissesto
finanziario del Comune di Belvedere Marittimo sancita il 30 ottobre appena scorso.
Sicuramente avrà le maggiori responsabilità
dell'enorme dissesto, avendo amministrato per 20 anni, ma “Ieri l’altro,
prosegue Cipolla, in Consiglio comunale il Sindaco Cascini ha affermato che
già nel 2011 i Revisori dei Conti avevano evidenziato alcune grosse criticità
di bilancio, osservazione che il consigliere di minoranza Greco ha tenuto
ad evidenziare come un grande e significativo "suono di campane" e
non di “campanellini” e che la precedente amministrazione avrebbe dovuto
prendere in seria considerazione. Ciò significa che una parte del dissesto è
avvenuta ben prima del 2011.
In Consiglio Comunale,
abbiamo assistito ad un inverosimile paradosso,
all’inversione dei ruoli e dei compiti, la maggioranza (che ha nelle sue
file due assessori che hanno fatto parte dell’amministrazione Granata e che di
fatto hanno avallato i debiti di bilancio) era per dichiarare il dissesto
finanziario; mentre l’opposizione, dal punto di vista politico,
inspiegabilmente si posizionava per il non dissesto, di fatto, era per il
predissesto, pur sapendo, che realmente non potesse esserci la benché minima
possibilità di risanare, entro 5 anni, le casse del Comune.
Questa iniziativa
politica è stata assunta solo ed esclusivamente per mera opportunità politica, apparire
agli occhi dei belvederesi come i salvatori della comunità. Azione assolutamente
NON CREDIBILE!
Perché l’alternativa al
dissesto sarebbe stata quella di chiedere il predissesto, in questo caso il Sindaco
Cascini e non l’opposizione, avrebbe dovuto predisporre e far approvare
un piano di rientro per ripianare i debiti e portare in equilibrio, in un
quinquennio, le casse dell’Ente locale.
Per legge, non compete
all’opposizione fare il piano di riequilibrio finanziario né tantomeno chiedere
il predissesto.
L’unica richiesta
politicamente ragionevole di “Belvedere Città Futura” è stata quella di
chiedere le dimissioni degli assessori: Impieri e Liporace.
Inoltre, nel corso del
Consiglio, con mio grande stupore, ho rilevato che su 48 riconoscimenti dei
debiti fuori bilancio, ben 21 (che determinavano una considerevole cifra del
dissesto) scaturivano dalle sentenze dei Giudici di Pace per i risarcimenti
chiesti da cittadini per aver subito danni fisici o alle automobili a causa
delle buche stradali e per danni a cose dovute sempre alla mancata
manutenzione.
Considerata la constatazione
di ieri l’altro, riguardante i tanti risarcimenti alle persone per i danni
subiti che ricadranno sulle spalle delle famiglie belvederesi, si evince
che il Comune ha un serio e grave problema riguardante la “sicurezza” in
generale.
A tal proposito, vorrei
indicare con discrezione al Sindaco Cascini e i cittadini belvederesi di tener
presente la poca sicurezza che offrono i “mosaici” sul Lungomare
(segnalatami in campagna elettorale e che ho denunciato pubblicamente
nell’incontro fra i tre candidati a sindaco del 21 aprile scorso); sembrerebbe
che nel 2018 siano state fatte 10 denunce al Comune per i tagli provocati dai
mosaici a dei bambini/ragazzi, peraltro ad uno di questi, sono stati applicati
8 punti di sutura.
Quindi, molto probabilmente
ci saranno altri risarcimenti da pagare, tenuto conto che i mosaici già costano
alle casse del Comune ogni anno 4.270 euro.
Pertanto, mi sento di
porre la seguente domanda al Sindaco e ai miei concittadini: il Lungomare
necessita in futuro di essere ristrutturato o rifatto totalmente?
Suppongo di sì,
considerato lo stato in cui versa (pavimentazione dissestata, ringhiere di
ferro arrugginite e corrose, muretti lesionati e pericolanti, ecc.).
A questo punto, viene
naturale sottoporre all'attenzione dei suddetti, le seguenti osservazioni:
1)
I pezzi che compongono i mosaici del Lungomare saranno rimossi in modo
certosino uno ad uno per poi essere assemblati nuovamente per ricreare gli
stessi mosaici?
2)
Le nostre maestranze avrebbero l'attenzione e la meticolosità che necessità per
questo tipo di lavori?
3)
L’architetto o l’ingegnere incaricato della ristrutturazione avrà l’intenzione
di dare al Lungomare la stessa configurazione o apporterà dei sostanziali
cambiamenti che rispecchino le proprie idee e le creatività progettuali,
ritenute necessarie ed indispensabili per il nostro Lungomare?
Riflettendo su questi
tre fattori, viene da pensare che il progetto dei mosaici e le relative spese
che sta attualmente affrontando il Comune possano risultare vane. Soprattutto
adesso che è stato dichiarato il dissesto finanziario.
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