Molto interessante e coinvolgente il meeting tenutosi a Cetraro in occasione della festa della donna, realizzatosi in tre diverse tornate. Il folto pubblico presente ha preso parte in modo attivo con numerose domande davvero mirate. Le tre sessioni di studio, organizzate per il meeting “La
salute della donna lavoratrice: un approccio interdisciplinare declinato al
femminile”, si sono succedute secondo il programma stabilito dalle responsabili
scientifiche Mariella Pecora e Ida Veltri, e ricevendo i saluti del sindaco
Angelo Aita, del presidente provinciale dell’Ordine dei medici, Eugenio
Corcioni, del direttore sanitario Asp, Francesco Giudiceandrea, del
vicesegretario sindacato Sumai Assoprof, Mimmo Migaldi, promotore
dell’iniziativa accreditata per medici chirurghi e infermieri nel programma di
formazione Ecm (Educazione continua in medicina), con 8 crediti ai
partecipanti. Appena giunto da Roma anche il consigliere regionale Giuseppe
Aieta ha voluto portare i suoi saluti e alcune riflessioni su questa giornata
dedicata alla donna.
Mariella Pecora ha
aperto i lavori considerando le difficoltà strutturali che incontra la donna
nel mondo del lavoro, in cui «gli stereotipi provocano distorsioni, agendo sia
sul lato della domanda (lavoratori) che dell’offerta di lavoro (le imprese).
Nel mondo del lavoro ostacolano il corretto abbinamento tra individui e
posizioni, impendendo la rivelazione del talento. Le donne nelle posizioni
apicali sono sistematicamente sottorappresentate – ha detto con il supporto di
dati statistici – e per evitare il costo della maternità, che è di immediata
percezione, le aziende preferiscono accollarsi il costo della mediocrità, cioè
del minor talento perché ad ogni donna con talento che rinuncia subentra un
uomo con meno meriti». Le conseguenze dal punto di vista esistenziale,
lavorativo della donna ricadono, alla fine, sull’intera realtà economica e
sociale. D’integrazione a questa linea gli interventi della tre sessioni“La
donna e lavoro”, moderata da Giuliana Bernaudo e Ida Veltri; “Donne e dolore”,
moderata da Roberta Ambrosio e Francesco Lanzone, “Le mille sfaccettature delle
donne”, moderata da Mariella Pecora e
Francesca Rennis. Le relazioni della prima sessione hanno affrontato le problematiche
socio-culturali che ricadono sul genere femminile con le relazioni del medico
del lavoro Francesco Martire su “Lavoro in sanità e rischio di genere”, della
giornalista Francesca Rennis su “ Donna e lavoro. Appunti per una corretta
comunicazione di genere” e del medico legale Ido Lista su “Violenza di genere
in sanità e impatto sulla salute”. La seconda sessione ha affrontato il tema
dal punto di vista della medicina specialistica. L’anestesista Francesca Greco
con la relazione su “Donne e dolore nelle patologie mediche” ha evidenziato
«come studi e ricerche confermino che la diversità di risposta al dolore fra
uomo e donna è non solo su base socioculturale come fino ad ora si era pensato,
ma soprattutto su base anatomica e biologica», palesando diversi pregiudizi a
proposito. “Donne e dolore nelle patologie chirurgiche”, il titolo della
relazione dell’anestesista Giovanni Nicotera, “Fibromialgia: una patologia di
genere” quella del reumatologo Pietro Gigliotti. L’ultima sessione ha preso in
esame il tema della “Donna lavoratrice e menopausa”, trattato dalla ginecologa
Ida Veltri che, pur mantenendo la scientificità del tema è riuscita a
coniugarlo con consigli pratici, e “Nel cervello delle donne” da parte della
neuropsichiatra infantile Tatiana Angelica Curti.
Tutti hanno
contribuito, servendosi anche di diapositive preparate appositamente, alla
conoscenza degli ultimi studi e ricerche. Nelle conclusioni Francesca Rennis ha
evidenziato il valore del meeting «nei suggerimenti, nelle proposte e nelle
sollecitazioni ad un miglioramento della qualità della vita che può emergere
dalla valorizzazione delle differenze di genere in condizioni di pari
opportunità».
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