Tenutosi nella sala del Chiostro di San Domenico a Cosenza
giovedì 8 giugno, l’evento ha registrato la presenza di numerosi letterati giunti
da tutta Italia, ma anche di tanti appassionati di poesia e di scrittura. I
vincitori di questa edizione del premio sono stati designati dalla giuria
presieduta da Annalisa Saccà, docente di letteratura italiana presso la St.
John’s University di New York, e composta da: Luigina Guarasci, direttore de
ilfilorosso di Cosenza, Vincenzo Ferraro, dirigente scolastico e critico
letterario di Cosenza, Salvatore Jemma, poeta e saggista di Bologna, Maria
Lenti, poeta e saggista di Urbino, Giuseppe Sassano, docente e promotore
culturale di Cosenza, Mariangela Chiarello, segretario del premio di Cosenza.
Particolarmente rilevante
la presenza di moltissimi giovani anche fra i premiati: alcuni fra loro hanno
letto lungo il corso della premiazione ognuno la propria opera. Altri invece
sono stati coadiuvati dalla drammatizzazione di Erica Fuoco che ha conferito
con la sua professionalità, un carattere ancora più esclusivo alla cerimonia.
Il moderatore e componente della giuria Vincenzo Ferraro ha
brillantemente condotto lo svolgersi della sesta edizione del Premio.
“Il Premio Graziano, questo il commento del moderatore, è stato
patrocinato dal Comune di Cosenza città ospitante la manifestazione, quest’anno
per la prima volta. E non poche, ha aggiunto Vincenzo Ferraro, le difficoltà riscontrate
dalla giuria nella classificazione dei vincitori, data la notevole bellezza
degli scritti pervenuti".
Alla cordiale accoglienza del moderatore ha fatto seguito
il saluto del Presidente dell'Associazione ilfilorosso, Luigia Guarasci.
Il filorosso, che è anche
casa editrice, rappresenta una continuità di intenti svolgendo, da tre decenni,
un’intensa attività di promozione culturale attraverso l’omonima rivista,
incontri, convegni, pubblicazioni di volumi e mostre dedicate al suo ideatore e
fondatore Francesco Graziano.
Docente di italiano nei licei, instancabile animatore
culturale, poeta e critico calabrese, Francesco Graziano, scomparso nel 2009,
aveva una personalità solare: intellettuale per natura, grande politico
culturale riuscì ad intrecciare, cosa non facile di quei tempi, una fitta rete
di collaborazioni della sua rivista in tutta Italia.
Nell’intervento della poetessa Maria Lenti, è stata brevemente
richiamata alla memoria la figura dell‘utopia del filosofo calabrese Tommaso Campanella
il quale, nel 1588, soggiornò proprio nel convento di San Domenico di Cosenza.
Giuseppe Sassano invece ha evidenziato quanto il libro e
tutte le produzioni rappresentino uno ‘scambio di vita’, in quanto
costituiscono riflessione. “L'umanità viene raccontata, ha concluso, senza
perdere la sua sacralità nonostante si sia sottoposti alla logica del consumo:
la lettura è balsamo per l'anima e per la mente”.
L’appuntamento per il prossimo anno con un pubblico sempre
più numeroso, è stato infine l’auspicio dell'assessore Alessandra De Rosa,
presidente della Commissione Cultura del Comune di Cosenza intervenuta per l’occasione.
La cerimonia di
premiazione ha visto la partecipazione dell’etnomusicologo Peppuccio Garofalo e
si è conclusa con una degustazione di prodotti tipici offerta dal Panificio di
Cuti.
I PREMIATI:
Per la sezione A – Poesia edita il primo premio è andato a
Serena Maffia con il volume Roma mi somiglia (Passigli); il secondo premio è
stato assegnato a Paride Mercurio (Borgo Ticino) per La persistenza del tempo
(Book editore); il terzo premio è stato invece assegnato a Liliana Ugolini
(Firenze) per Appunti sul taccuino del tempo (Fermenti).
Le menzioni speciali per la poesia edita sono andate al
volume di Lucia Longo e Antonio Conte Contaminarsi (Eretica) e a Francesco
Scaramozzino con il volume Preghiere, padre (Orizzonti Meridionali).
La giuria ha deciso di assegnare il Premio Speciale
Mondadori a Franco Araniti (Cosenza) per il volume Di quel viavai… d’amore
(Città del sole).
Per la sezione B – Raccolta inedita il premio è stato
assegnato a Gaetano Marchese (Cosenza) con la silloge Nel rigo vuoto, che verrà
pubblicata per i tipi de ilfilorosso nella collana di poesia I Grazianei
diretta da Enzo Ferraro.
Le menzioni speciali per la raccolta inedita sono andate a
Rosella Naccarato (Cosenza); Ivana Ruffolo (Rende). Per la sezione C – Poesia
inedita a tema libero il primo premio è stato assegnato a Renzia D’Incà (Pisa)
per E fu così; il secondo premio ex aequo a Francesca Canino (Cosenza) per
Orizzonti ortogonali e a Loriana Capecchi (Pistoia) per Lo stupore della vita;
il terzo premio è stato assegnato a Flavio Nimpo per I templi dell’assenza.
Le menzioni speciali per la poesia inedita sono andate a
Carlo Caruso (Roma); Angelo Greco (Cosenza); un premio speciale è stato
assegnato a Francesco Varano (Roma) con La fontana delle rose.
Per la sezione D – Narrativa breve a tema libero il primo
premio è stato assegnato Duilio Parietti (Luino) per La leggenda della grande
carestia; il secondo premio a Carmen Baffi (Cosenza) per Ero neve; il terzo
premio, ex aequo, a Alessandra La Neve (Cerisano) per Il soldatino di piombo e
Antonio Pagliuso (Lamezia Terme) per Jamal.
Le menzioni speciali per la narrativa breve sono andate a
Nazareno Caporali (Milano); Pietro Rainero (Acqui Terme); Danilo Sirianni
(Lamezia Terme); Francesca Tropea (Lamezia Terme).
I testi degli autori vincitori, menzionati e segnalati
entreranno a far parte di due volumi antologici dedicati al premio dal titolo
Un aculeo bianco nella notte (ilfilorosso editore) che raccoglie le poesie
inedite e Lenta scocca la luce dell’estate (ilfilorosso editore) per i racconti
inediti.
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