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giovedì 17 ottobre 2019

BELVEDERE: SUCCESSO PER CARLO TANSI E RAFFAELE RIO

La Calabria con le sue complessità geologiche ha sempre rappresentato un dilemma fra i più interessanti per gli studiosi del settore.
Ne ha parlato il dottor Carlo Tansi, ricercatore del Cnr Irpi, nell’ambito della serata di presentazione del libro Ritorno al Turismo scritto dal Presidente di Demskopika  Raffaele Rio. Preceduto dai saluti del sindaco dottor Vincenzo Cascini e dagli interventi dell’ingegnere ambientale Teresa Marino e della psicologa Rossella Palmieri, il dottor Tansi ha intrapreso una approfondita e diversificata descrizione della nostra regione, definendola una donna bellissima deturpata continuamente da numerosi sfregi.
“Il suo territorio, ha esordito, spezzatosi e separatosi dal blocco Sardo-Corso nel Miocene,  ha ruotato e migrato verso sud-est fino all'attuale posizione generando una serie di “rotture”( faglie, fosse e bacini) definite dallo storico meridionalista Giustino Fortunato: sfasciume pendulo nel mare
I danni del distacco sono stati tanti: la Frana di Cavallerizzo del 2005 è un esempio di questo tipo di “rotture”, ha proseguito Tansi, ma a ben vedere le case trascinate giù sono case in cemento armato quasi tutte abusive. Le case del nucleo storico sono rimaste indenni. E questo la dice lunga.
 Il movimento crea tuttora in Calabria anche i terremoti. Il terremoto del 1908 ha ucciso 120 mila persone: la stessa magnitudo 7.1 ad Amatrice ha provocato meno morti e ciò dimostra quanto il territorio calabrese abbia tutt'altra storia rispetto al resto.
Il pianto calabro e gli scongiuri, ha poi sottolineato con ironia, non servono a nulla. La scienza fa fronte a tutte queste problematiche: un terremoto in California con la stessa magnitudo osservata, infatti, non ha fatto registrare nessuna vittima. Un altro esempio è il caso di Zumpano: è un ennesimo caso di sistema di gestione del territorio che non tiene conto del contesto geologico. I sistemi per ovviare ai danni di un territorio così ballerino oggi esistono e si può dunque evitarli sapendo costruire le abitazioni.
La storia geologica invece ha fatto della Calabria un posto meraviglioso perché diversificato dal punto di vista paesaggistico e che rappresentano il nostro tesoro.
È proprio questa diversificazione creata dalla natura che deve rappresentare per i nostri giovani il loro futuro!”
 Tropea, Scilla, Pentedattilo, le Terme di Guardia Piemontese, la pista sciistica di Gambarie, dalla quale – nella sua unicità - si può osservare il mare mentre si scia, tipi diversi di rocce che caratterizzano diverse tipizzazioni di acque minerali, sono stati solo alcuni dei numerosissimi esempi citati dal dottor Tansi per descrivere i tesori nascosti che la nostra regione possiede.
“Ne ho parlato da geologo e da calabrese innamorato della propria terra, ha concluso: adesso però sta a noi calabresi rivalutare queste ricchezze e soprattutto evitare alle nuove generazioni di ritrovarsi ancora davanti al solito stupido ed imbroglione Cetto La Qualunque che ha ridotto la Calabria nello stato in cui si trova”.


Ritorno al turismo di Raffaele Rio con il sottotitolo che recita: un viaggio dentro il sistema Calabria, pone alcune interessanti domande: come sarà il turismo calabrese nel prossimo futuro? È possibile puntare su una programmazione più incisiva? Solo alcuni degli interrogativi a cui si può trovare risposta leggendo le pagine di questo libro. Con un linguaggio scorrevole e immediato, Ritorno al turismo rappresenta un tuffo nel passato per acquisire maggiore consapevolezza su ciò che potrebbe riservarci il futuro. Questo lavoro, intriso di preziose informazioni e previsioni statistiche al 2024 (arrivi, presenze, spesa turistica e occupati dipendenti nel settore) e di raro senso autocritico, è l’occasione giusta per conoscere dettagliatamente la storia del turismo consapevole che verrà.
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