Fabio Rossin al
saxofono e Simone De Vivo al pianoforte, grandi amici, ottima collaborazione,
intensa sensibilità musicale. Doti naturali che, unite ad un’ammirevole
talento, danno vita ad un Duo cameristico d’eccezione.
Perfezione tecnica ed
esecuzione mirabile: accanto a doti dettate da madre natura nei due artisti
convivono – equilibrate - grande serietà nello studio ed un’applicazione
costante nel tempo. Ma ancora non basta. Alle qualità tecniche e musicali si uniscono
un’interpretazione del materiale sonoro ed un’espressività particolari.
Qualità emerse in modo
evidente domenica 14 maggio, nel corso del concerto dedicato alle madri di
tutto il mondo, dal titolo “Dal classico al jazz”, tenutosi nella Sala concerti
della dimora storica Palazzo Stillo Ferrara, IV appuntamento della XXX Stagione
Concertistica "Armonie e Arte a Palazzo" organizzata
dall'Associazione Musicale Orfeo Stillo.

Brani di non facile
esecuzione per il sax come per il pianoforte che, in momenti diversi o in
successione, assurgono a protagonisti dello svolgersi sonoro in quanto le
composizioni sono originali.
In Fuzzy bird Sonata il flusso musicale basato
sul linguaggio neoclassico si fonde con l’intervento del sax fatto di note
sopracute, variazioni timbriche, glissati, effetti percussivi, soffi e
respirazione circolare.
Effetti di grande
colore nei quali Fabio Rossin si è agilmente esibito, dimostrando grande capacità
di padroneggiare lo strumento. Il maestro Luigi Grisolia suo insegnante,
scegliendolo quale componente del proprio quartetto, ne esalta così le doti:
Fabio Rossin, visti i risultati ottenuti, le qualità tecniche e musicali, la
costanza e la serietà nello studio riscontrate anche fra i colleghi, è senza
dubbio il migliore fra i diplomati della mia classe di saxofono.
E ancora. La
peculiarità del giovane concertista, la facilità di esecuzione, l'impeccabile
sicurezza e la disinvolta presenza scenica: queste le qualità emerse durante i
concerti premio, in duo con il pianista Simone De Vivo all' Auditorium della
Casa della Musica.
Il Tango Adios nonino,
con l’arrangiamento del saxofonista Ugo Amendola, ha richiamato nella seconda
parte del programma, le calde atmosfere del folclore argentino con il
pianoforte di Simone De Vivo a svolgere una sorta di tappeto timbrico sul quale
il saxofono di Fabio Rossin ha regalato momenti di vera emozione.
Il lungo applauso del
pubblico ha suggellato il successo dei due bravissimi artisti.
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