
Gli attivisti del Meetup
“Amici di Beppe Grillo” di Belvedere Marittimo hanno indirizzato a tal proposito, una
missiva al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e, per conoscenza, ai
Sottosegretari di Stato, alla Direzione Generale delle Belle Arti, al
Presidente della Regione Calabria, all’Assessore dei Beni Culturali della
Regione Calabria, alla Soprintendenza della Regione Calabria e al Sindaco del
Comune di Belvedere Marittimo.
“...Nel nostro comune, scrivono, c’è il bel
Castello Aragonese, altrimenti detto del Principe, eretto da Ruggero il Normanno
tra la fine del sec. XI e l’inizio del XII (riconosciuto Monumento inserito nel
Patrimonio Nazionale secondo i dettami della legge n. 1089 del 01 giugno 1939)
ed una torre di avvistamento a circa 2 Km in linea d’aria dallo stesso, che,
secondo i racconti degli anziani erano collegati tra loro.
La proprietà del Castello è per 2/3 di un privato,
per 1/3 dei proprietari (storici), i 2/3 sono attualmente in vendita all’asta
presso il tribunale di Paola (CS) ad un prezzo di € 942.800,00, data dell’asta
11/12/2017.
Attualmente
il Castello non gode di buone condizioni di conservazione, fin qua vani sono
stati i tentativi di risolvere il problema per toglierlo dall’abbandono per cui
serve urgentemente un intervento per ristrutturarlo e valorizzarlo in modo adeguato
da parte di Enti quali Ministero ai Beni e Attività Culturali e Turismo,
Regione Calabria e/o Comune di Belvedere Marittimo (CS).
Proprio
in riferimento al Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, ed in particolare
agli articoli 60, comma 1 che stabilisce: “Il Ministero o, nel caso previsto
dall'articolo 62, comma 3 la regione o l'altro ente pubblico territoriale
interessato, hanno facoltà di acquistare in via di prelazione i beni culturali
alienati a titolo oneroso al medesimo prezzo stabilito nell'atto di
alienazione”; e 62 comma 3: “Il Ministero, qualora non intenda esercitare la
prelazione, ne dà comunicazione, entro quaranta giorni dalla ricezione della
denuncia, all'ente interessato. Detto ente assume il relativo impegno di spesa,
adotta il provvedimento di prelazione e lo notifica all'alienante ed
all'acquirente entro e non oltre sessanta giorni dalla denuncia medesima. La
proprietà del bene passa all'ente che ha esercitato la prelazione dalla data
dell'ultima notifica”, si evince, nel riferimento normativo citato, che gli
enti preposti, possono intervenire per acquisire il bene in possesso di
privati.
Acquisirlo e restaurarlo, significherebbe
potenziare l’offerta turistica e soprattutto tutelare un bene storico/artistico
che rappresenta la storia di un popolo, e per popolo, non si intende solo
quello locale, ma nazionale.
Signor Ministro, chi meglio di Lei sa
che l’Italia ha un’enorme patrimonio artistico/storico/culturale che tutto il
mondo ci invidia e per i quali ogni anno vengono a visitarli da tutto il mondo
milioni di turisti? Certamente il “nostro” Castello, non sarà il più
importante, ma comunque è molto suggestivo ed attraente e potrebbe (come già
detto) essere un attrattore turistico di portata notevole non solo per il
nostro Comune ma anche per tutto il comprensorio turistico; che sicuramente,
insieme al mare, alle bellezze naturalistiche ed all’agriturismo darebbe un
forte contributo allo sviluppo ed alla occupazione.
Invece,
assistiamo giorno per giorno (ormai da anni) ad un continuo degrado e abbandono
che lo sta portando, se non al crollo, ad un continuo danneggiamento (caduta di
pietre) che se non si interviene in tempi celeri, sarà difficile anche il
recupero.
Pertanto,
Sig. Ministro facciamo appello alla
S.S.V.V. affinché si attivi per la tutela del Castello di Belvedere
Marittimo (CS), anche in vista della prossima asta dell’11/12/2017, la nostra
preoccupazione è che quest’asta vada deserta ed il futuro di questo importante
“bene storico-culturale” sia ancora più incerto, tenuto conto che tutti i
belvederesi sperano e ritengono che questo prezioso edificio non possa andare
perso e che sia giusto che lo Stato italiano valutasse l’opportunità di
acquisire questo importante immobile in modo da salvaguardarlo e renderlo
finalmente aperto al pubblico”.
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