Il Giro è passato all’interno di
Belvedere Marittimo per una richiesta diretta fatta dall’assessore al turismo
al dott. Vegni, che ha accettato senza nulla pretendere, infatti, scusate se è
poco, il Comune nulla ha pagato. E nemmeno si dica “meglio che il
Giro passava diritto”.
Costituito il solito Comitato di
volontari che all’unisono, con le associazioni locali, si sono impegnati per
un’accoglienza del Giro e della Carovana in modo dignitoso e caloroso. Certo
senza l’aiuto dei soliti volontari, di associazioni e privati, delle Forze
dell’Ordine Carabinieri, Polizia e Vigili Urbani, non sarebbe stato possibile
organizzare tale passaggio interno, per fortuna senza alcun incidente, senza
furti o rapine e senza intoppi, se non quello proprio del cronista del giro.
Una giornata di festa, musica, distribuzione di gadget, un tourbillon di
bambini e grandi in rosa, rovinato proprio dalla TV nazionale che, invece di
riprendere gli scorci più belli di Belvedere Marittimo, da Capo Tirone al
Castello, riprende invece solo la fila dei ciclisti che passano per la Marina, toppando
clamorosamente allorchè sbaglia addirittura il nome del nostro paese,
confondendolo con altro vicino; e la stessa cosa aveva già fatto qualche minuto
prima, confondendo Guardia P.se con Fuscaldo e viceversa. Ma l’offesa più
grande la Rai 2 e il suo cronista, lo hanno fatto a tutta la costa, iniziando
da Paola, associando tale cittadina al nome di uno pseudo latitante
(rispolverando vecchia cronaca dagli archivi) e ancor più grave cosa non
menzionando affatto il Santuario di San Francesco da Paola (meta di
pellegrinaggi provenienti da tutto mondo), ovvero le Terme Luigiane, lo Scoglio
della Regina, la Scogliera dei Rizzi di Cetraro, rispolverando invece altra
cronaca, vecchia e ormai dimenticata, della presunta “nave dei veleni”.
Ebbene, tale cronista ha danneggiato in
modo immane tutta la nostra riviera, almeno da Paola a Belvedere Marittimo, e
tale danno all’immagine la Rai lo deve risarcire almeno con altrettanta
risonanza ma in senso positivo; bene hanno fatto Cetraro e Paola a dare le
mosse a un’azione legale, ma per Belvedere, per il fatto di essere stato poco o
affatto pubblicizzato e addirittura confuso con altro paese, non sussistono
uguali condizioni.
Un fatto è certo però, anche se non a
tutti, a quanto pare.
Non si può dar colpa a un’amministrazione
degli errori o ignoranze di un cronista.
Precisiamo ancora e ripetiamo, una cosa
è l’organizzazione del Giro che si può dire essere stata una macchina perfetta;
altra cosa è invece la diretta RAI, con i gravissimi errori commessi,
organizzata dalla Tv Nazionale direttamente, che nessun legame diretto ha con
l’organizzazione del Giro e, men che meno, con gli amministratori locali”. Inviato da LALTRASINISTRA
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