La
sonata classica è alla base di tutti i generi musicali che si svilupparono approssimativamente tra il
1750 e il 1830.
Le composizioni strumentali dell’epoca classica erano brani musicali suddivisi in più parti (in genere tre o quattro), chiamate tempi o movimenti. In base al numero degli esecutori le composizioni strumentali assumevano le seguenti denominazioni:
• Sonata (strumento
solista o due esecutori);
• Duo, trio, quartetto, quintetto, sestetto, ecc.;
• Sinfonia (l’intera orchestra);
• Concerto (dialogo
tra uno o più solisti e l’orchestra).
Fatta questa doverosa premessa,
è facile spiegare che, con il termine sonata
e forma – sonata, si indicano due
concetti diversi. La sonata è per l’appunto una composizione strumentale per due
esecutori al massimo, la forma- sonata
è una forma, una struttura ben definita, uno schema col quale si possono
costruire i movimenti di una sonata, di un quartetto, di una sinfonia e via
dicendo.
Johann Christian Bach si inserì tra il novero dei principali precursori del classicismo viennese, che con Haydn, Mozart e Beethoven raggiunse la massima espressività.
“Sonata classica: esposizione, sviluppo e ripresa
Questa è la vera e propria "forma sonata", così come si trova in
moltissime opere classiche (anche se nella prassi compositiva del '700 il
termine si è affermato gradualmente). Caratteristiche principali di questa
forma sono:
* l'utilizzo di due temi, di carattere contrastante (di solito ben
caratterizzato ritmicamente il primo, più melodico e cantabile il secondo);
nell'esposizione essi sono presentati in due tonalità diverse, nella ripresa
vengono riproposti nella tonalità di impianto.
* la presenza di una sezione intermedia di sviluppo, in cui vengono ripresi
e rielaborati elementi dei due tempi principali; a volte vengono anche
presentati elementi nuovi;
* di solito un periodo di conclusione più o meno ampio, seguito da una coda
che
conclude definitivamente il pezzo. Queste parti finali possono essere molto
ridimensionate o addirittura eliminate, a seconda delle dimensioni del brano”.
…”la
forma-sonata realizza per la prima volta compiutamente l'aspirazione ad una
musica che parli un suo linguaggio in un ambito suo proprio; per usare una
metafora letteraria si potrebbe dire che se l'invenzione dell'armonia ha posto
le basi di una grammatica del linguaggio musicale, la forma-sonata ha creato
non solo una sintassi, ma una struttura narrativa paragonabile al romanzo
modernamente inteso”. L'accusa
che gli illuministi muovevano alla musica strumentale - di non riuscire a
parlare, a comunicare, ad esprimersi in modo compiuto ma solamente a sfiorare i
sensi - viene di fatto superata proprio nell'impianto linguistico e narrativo
della forma-sonata. Ma cosi come il romanzo moderno nella sua parabola storica,
pur in una struttura abbastanza omogenea, ha sviluppato diversi significati,
diversi tipi di vicende, e si è fondato su presupposti etico-politici diversi e
a volte contrastanti, cosi la forma-sonata, bitematica e tripartita, ha
incarnato ideali musicali ed extramusicali radicalmente diversi”.
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