PAOLA
"Diverse voci fanno dolci
note;
così diversi scanni in nostra vita
rendon dolce armonia tra queste rote".
così diversi scanni in nostra vita
rendon dolce armonia tra queste rote".
Così
scriveva il Sommo Dante Alighieri nel sesto Canto del Paradiso, per descrivere ciò
che accade nei diversi gradi di beatitudine del
cielo.
Ed
ciò che è avvenuto sul sagrato del Santuario dedicato a San Francesco di Paola,
la sera del 12 agosto scorso, quando uno splendido insieme vocale polifonico ha risuonato in
dolce armonia, celebrando magnificamente l'anniversario dei seicento anni
della nascita di S. Francesco di Paola, Santo patrono della
Calabria e delle genti di mare, venerato e conosciuto in ogni parte del
mondo.
Un
evento di grande spessore culturale, per cui l’Associazione Musicale Orfeo Stillo di Paola
è stata incaricata dalla Commissione Regionale per le celebrazioni, a ideare la
manifestazione dedicata al Santo.
<<Grande
impegno e un lavoro durato molti mesi, questo è stato “Insieme per San Francesco”, ma anche tanta
soddisfazione per la magnifica collaborazione realizzatasi, nel portare avanti questo
enorme progetto>> questo il commento degli organizzatori, la dottoressa
Giusy Ferrara, Direttore organizzativo,
e il Maestro Luigi Stillo, Direttore artistico della serata.
L'evento
ha visto la costituzione di una grande
orchestra sinfonica e di un grande coro, utilizzando le migliori realtà musicali calabresi, in un concerto di portata internazionale,
preceduto da un lungo percorso di prove
musicali d’insieme e contestualmente
da un percorso spirituale di
approfondimento sugli attualissimi messaggi
di S. Francesco.
La
serata, condotta da Giusy Ferrara
e Domenico Gareri, si è aperta con
il brano più celebre a lui dedicato, composto da uno dei più grandi compositori
dell’800, Franz Liszt,”S. Francesco di Paola che cammina sulle onde”,
ispirato al miracolo dell’attraversamento dello stretto di Messina sul suo
mantello, interpretato nell’occasione dal giovane pianista paolano, Alfredo Salvatore Stillo.
La
Mass for the peace “The Armed Man” di
Karl Jenkins, famoso compositore
contemporaneo gallese, ha evocato la
sciagura della guerra di stampo religioso, in un 'amalgama di forme della
religione cattolica, islamica, ebraica e sanscrita, un grande messaggio di pace
e dialogo interreligioso. Un'opera monumentale per grande coro e grande
orchestra, diretta nell'occasione dal Maestro Bruno Tirotta, scritta in stili e generi assolutamente
diversi tra loro (sacra,
medievale, classica, moderna, popolare) ma che magicamente
si sono intersecati .
Gli
orrori della guerra, evidenziati dai diversi assoli strumentali e dal canto,
hanno coinvolto l'attenzione delle circa 2500 persone che hanno seguito lo
spettacolo, in un'atmosfera surreale, che dalle brutture e dalla visione dei
morti e dei massacri, ha condotto verso la liberazione finale, realizzata
grazie alla tematica di una pace "Better is peace", a lungo invocata
in questi ultimi tempi, e che l'arte e la musica in particolare costruiscono
giorno per giorno.
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