È amaro il compito di chi
deve mettere nero su bianco i danni, davvero ingenti, provocati dalle
mareggiate dello scorso mercoledì 21 marzo.
Una primavera che ha fatto capolino in modo devastante
per le cittadine del Tirreno cosentino e catanzarese, e che ha già impegnato con
i sopralluoghi, domenica 25 marzo, il
portavoce appena eletto del Movimento 5 Stelle Massimo Misiti.
Nonostante per lui, già chirurgo
in Africa, non sia la prima volta a ritrovarsi a tu per tu con le fragilità e
con le ferite, non sarà stato facile e non lo sarà per nulla, constatare quante piaghe lacerano i litorali a causa dell’erosione e delle innumerevoli mancanze
operate dell’uomo. Altro che la natura: “Sono tornato da Roma
nella notte appena trascorsa, scrive Misiti in una nota, ma il mio pensiero è
alla nostra costa tirrenica flagellata dalle mareggiate”.

Domenica
scorsa 25 marzo, una domenica delle Palme insolita per il portavoce dei pentastellati,
insieme agli attivisti, una domenica di amare constatazioni: “I danni verificati risultano ingenti, scrivono, davanti ai
nostri occhi ci siamo trovati a spiagge praticamente scomparse, lungomari
flagellati e riempiti di sabbia, panchine distrutte, strutture portuali
danneggiate. Ognuno di noi ha dovuto prendere consapevolezza della forza della
natura, ma anche della colpevole incuria dell’uomo”.
Da Paola a Scalea, poi si
continua, da Paola verso la parte a sud del litorale: “la colpa è di chi avrebbe dovuto operare per difendere le nostre
spiagge, e che, invece, si è girato dall’altra parte; la colpa è di chi ha
distratto fondi da destinare alla salvaguardia e alla rivalutazione della
nostra costa. I marosi stanno distruggendo i nostri paesi marinari”.
“Faccio mie,
conclude Misiti, le esortazioni più volte espresse dal responsabile regionale
della Protezione civile della Calabria, Carlo Tansi,
che ho sentito telefonicamente, a proposito della necessità di programmare ed
attuare interventi strutturali per limitare i rischi e, quindi, i danni.
Occorre snellire le procedure di autorizzazione. Ed è anche in questa direzione
che spero di poter lavorare sin dai primi giorni di lavori parlamentari. Mi
indigna profondamente vedere distruggere spiagge e costa senza che ci si
adoperi per interventi efficaci. Dobbiamo (ri)scoprire quella vocazione
turistica della nostra regione di cui si è sempre fatto sfoggio nei discorsi
degli amministratori della cosa pubblica, ma che, a quanto pare, nessuno ha mai
inteso percorrere veramente”.
“Il Portavoce Misiti, si
legge infine nella nota degli attivisti del M5S, ci ha assicurato che controllerà i prossimi investimenti di
alcuni lavori che sono in procinto di iniziare, mentre noi attivisti locali del
MoVimento (pur non essendo in Consiglio comunale) monitoreremo, nel rispetto
delle leggi, le amministrazioni che hanno il dovere di far eseguire i lavori e
gli Enti preposti a controllare che i lavori siano eseguiti al meglio e in
tempi congrui, perché la res pubblica è
di tutti”.
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