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venerdì 19 luglio 2019

PRESENTATO A PALAZZO DEL TRONO IL LIBRO " LAMPI DI STORIA" DI PAOLO MIELI

CETRARO È stato presentato a Palazzo del Trono, nel corso del secondo appuntamento della Settimana della cultura benedettina, il volume Lampi sulla storia, scritto dal giornalista Paolo Mieli. La serata si è svolta alla presenza dello stesso autore e delle istituzioni civili e religiose della città di Cetraro e della Regione Calabria, che finanzia per intero i principali eventi. 

  “Quando dieci anni fa pensammo a questa rassegna per valorizzare la nostra storia – ha spiegato  l’assessore alla cultura Fabio Angilica – avevamo come piccola ambizione quella di dilatare i nostri orizzonti culturali e di fare della nostra città un luogo di confronto e sintesi di diverse culture. Credo che da allora importanti passi in avanti siano stati compiuti e quella che prima era una semplice idea sia diventata oggi una bella e dinamica realtà. Tutto nacque nel 2010, quando pensammo di associare ai festeggiamenti civili del nostro Santo Patrono, Benedetto da Norcia, un’occasione di riflessione e confronto sulla nostra tradizione benedettina, che ha segnato per secoli la storia e la crescita culturale, religiosa e civile della nostra città, introducendoci nell’affascinante mondo di San Benedetto e dei suoi seguaci. Poi, da cinque anni, il progetto si è ampliato grazie al finanziamento della Regione Calabria, che ci ha consentito un salto di qualità notevole nella presentazione degli eventi. Questa decima edizione si è aperta lunedì scorso, 1 Luglio, con la Mostra fotografica “I volti dell’Umanità”, di Antonio Vassallo, presso il luogo ideale di sbarco e di sintesi di tutte le culture, il Porto turistico e più precisamente nella Sala convegni”.
Dopo i saluti del sindaco di Cetraro Angelo Aita, e del Consigliere regionale Giuseppe Aieta, ha preso la parola don Ennio Stamile, presidente dell’Associazione “San Benedetto Abate” che ha anche coordinato gli interventi del dottor Mieli.
Una vera lectio magistralis quella di Paolo Mieli, giornalista – direttore, lo si ricorderà, del giornale La Stampa e del Corriere della Sera, e fine saggista e storico – “due mestieri, ha commentato nel corso dei suoi interventi, che non sono distinguibili, perché non si può fare il giornalista senza avere il più profondo senso della storia e non si può essere storico fino in fondo senza avere un profondo senso del presente”.
È necessario, nel momento in cui si vuole analizzare il passato, farlo con lo sguardo rivolto al presente per mettere in discussione alcune verità storiche che potrebbero invece essere false: non esiste infatti un mondo dove il cento per cento della ragione o del torto sia tutto da una parte. Dunque, l’esercizio più utile sarebbe quello di andare a cercare spunti di ragione o di torto dal punto di vista di tutte le parti in causa sia nel giornalismo che nella storia come nella politica.
Fondamentale pertanto il confronto tra persone che guardano con occhio diverso alla realtà storica o almeno fra i carteggi storici, questo il punto di partenza secondo il dottor Mieli, per giungere ad una visione multiforme della realtà in generale senza settarismi. Un atteggiamento di basilare importanza per la crescita personale ma anche per quella professionale.
“È sbagliato inoltre fare dei paragoni storici fra passato e presente, ha concluso Paolo Mieli illustrando fatti  del recente passato, la storia non si ripete, le peculiarità di un’ epoca storica sono sempre diverse rispetto all’attualità: semmai ci fossero delle similitudini non bisogna lasciarsi suggestionare da esse. Così facendo non si fa altro che deformare la storia e questo atteggiamento è semplicemente dannoso ai fini della lucidità storica analitica in quanto genera confusione mettendo in discussione la capacità di analizzare i fatti con oggettività”.  
Il folto pubblico presente ha sottolineato con molti applausi e grande partecipazione l’importanza di un evento ricco di spunti e riflessioni che hanno indubbiamente stimolato le menti verso una nuova lucidità nel giudicare le diverse realtà presentate dalla storia.
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